Alessandrini: bravi

I 21 profughi ospitati nel Comune di Alessandria, coinvolti nel progetto di integrazione avviato dal Comune, in accordo con la Prefettura e con la Croce Rossa, stanno dando un amano per la gestione della cosa pubblica. Supervisionati da cinque bersaglieri in congedo, il gruppo si occuperà per 4-5 giorni del taglio dell’erba nelle zone comuni del Cimitero Urbano di Alessandria, compreso il Cimitero di Guerra.
Immigrati nel nostro paese e dislocati ad Alessandria, queste persone sono state reclutate su base volontaria e saranno dotato delle attrezzature e delle necessarie coperture assicurative.
Il sindaco di Alessandria ha espresso l’intenzione di formalizzare con la Prefettura un protocollo per un progetto più ampio che coinvolga profughi volontari per altre mansioni, come la manutenzione degli edifici scolastici di altre strutture pubbliche.
“Si tratta del primo step di un’iniziativa – ha precisato il Sindaco, Rita Rossa – pensata secondo un criterio di integrazione di queste persone che trascorreranno molti mesi in città in attesa del riconoscimento ufficiale dello status di profughi. Già altre città italiane come Pesaro hanno adottato queste iniziative. Ritengo che impiegare le persone, anziché mantenerle nell’inedia, permettendo loro di stringere rapporti e di sentirsi utili, sia più proficuo sia per l’amministrazione che per questi ragazzi. Spero che la burocrazia fornisca presto strumenti più elastici per il loro impiego”.

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