Parziale marcia indietro per il caso della zona di rispetto cimiteriale cesenate sacrificata per costruire un supermercato

Pubblichiamo integralmente una nota inviata al Corriere Cesenate dal sindaco Lucchi e dall’assessore Moretti, a proposito della quiete di un convento e di un cimitero messa a repentaglio da un progetto di supermercato, con riduzione di zone di rispetto cimiteriali.

Saranno messe in atto tutte le misure possibili per salvaguardare la quiete della zona del Monastero delle Clarisse Cappuccine e del Cimitero, come auspicato anche da vari cittadini, e per consentire, al tempo stesso, l’attività degli esercizi commerciali destinati a trasferirsi nell’adiacente area di trasformazione, collocata all’ingresso di Ponte Abbadesse, nel rispetto delle richieste avanzate già da molti anni dal Quartiere Cesuola e dai residenti della zona.

L’Amministrazione Comunale di Cesena, infatti, non è rimasta insensibile davanti alle sollecitazioni arrivate da più parti e ha cercato di trovare una soluzione che compendiasse le diverse esigenze, dando così seguito a quanto già anticipato il 2 marzo nella risposta alla lettera delle Clarisse.

Allo stato attuale altri margini di manovra non erano possibili. In particolare, era improponibile, arrivati a questo punto, l’ipotesi di cercare un’altra ubicazione. Dunque, con la costruttiva collaborazione della cooperativa “Commercianti Indipendenti Associati”, (Conad) proprietaria dell’area e presentatrice del piano urbanistico attuativo, abbiamo identificato una serie di misure che ci sembra rispondano in modo adeguato alle istanze avanzate, concentrate in particolare sull’esigenza di preservare il silenzio notturno, la tranquillità della zona e di creare cortine visive efficaci. Ecco come abbiamo pensato di muoverci.

In primo luogo, il parcheggio pubblico con 36 posti a raso, previsto all’interno del progetto, sarà reso accessibile solo negli orari di apertura della struttura commerciale, che andranno dalle ore 7.30 alle ore 20.30 dei soli giorni feriali e delle aperture domenicali e festive definite dalla normativa comunale. Negli orari serali e festivi, invece, il parcheggio pubblico resterà chiuso, salvo che in occasione della commemorazione dei defunti o di esigenze connesse al Cimitero.

Ma, soprattutto, cambierà la fisionomia prevista per il vicino parco. Inizialmente questo doveva essere uno spazio attrezzato con giochi per bambini, panchine, ecc. Invece, ora gli sarà affidata principalmente una funzione di filtro, per offrire la massima protezione al monastero e al Cimitero. Questo significa che saranno piantanti molti più alberi rispetto a quelli già inseriti nel piano particolareggiato, con una speciale attenzione al rimboschimento dei fronti affacciati lungo la cinta conventuale e lungo l’insediamento commerciale, mentre sul fronte che guarda il Cimitero saranno collocate ulteriori siepi. Si creerà così una sorta di area ’boschiva’ che costituirà un elemento di mitigazione acustica e visiva. fra il supermercato e le aree del Cimitero e del Monastero.

Inoltre, il Comune e la “Commercianti Indipendenti Associati” , in accordo con le Clarisse, si rendono disponibili a intervenire direttamente anche sull’area conventuale e lungo il viale d’accesso al Monastero, con la messa a dimora di ulteriori alberature o con l’adozione di altri eventuali accorgimenti volti ad attutire ancor di più l’impatto sonoro e visivo. I giochi per bambini e le altre attrezzature destinate a quest’area saranno spostate in un altro spazio del quartiere. Probabilmente la scelta cadrà sull’area vicina alla scuola, dove è già prevista la realizzazione del teatrino per eventi all’aperto.

Crediamo che questo nuovo assetto sia in grado di garantire l’atmosfera di silenzio e raccoglimento necessario alle Clarisse e richiesto motivatamente anche da molti cittadini che si recano al Cimitero, e permetta così di portare avanti il progetto del nuovo insediamento in un clima più sereno per tutti.

Del resto, come abbiamo già ribadito, non si poteva pensare di rimettere in discussione una previsione inserita come variante nel Prg, dopo un regolare iter durato molti anni e portato avanti dalle amministrazioni e dai consigli comunali succedutisi fra il 2000 e l’inizio del 2009. Infatti, si è partiti nel 2000 con l’adozione della Variante, e prima dell’approvazione definitiva (avvenuta nel 2005) ci sono stati, come stabilito dalla legge, diversi momenti pubblici – l’ultimo dei quali all’inizio del 2009 con l’esame del Piano urbanistico attuativo da parte della commissione consigliare competente – con la possibilità per tutti i cittadini interessati di proporre le loro istanze e richieste.

Avviare in questo caso, come qualcuno ha chiesto in questi giorni, una procedura diversa, che mette in discussione previsioni definitive, ormai da molti anni parte integrante del Piano Regolatore, significherebbe, infatti, esporre il Comune – e quindi tutti i cittadini – a un’onerosissima e motivata richiesta di danni da parte della proprietà dell’area. Inoltre, si determinerebbe un precedente a nostro parere non accettabile per la città, tale da mettere a rischio tutte le scelte di programmazione urbanistica passate, presenti e future di Cesena, arrivando a una situazione di anarchia programmatoria, della quale riteniamo nessuno, tra coloro che amano la nostra città, voglia farsi promotore.

Anche per questo, passata l’attuale fase che alcuni – non i cittadini – vivono con un’eccessiva attenzione dovuta a una sensibilità di carattere elettorale, ci auguriamo che possa riprendere il normale confronto politico democratico, nell’ambito del quale ognuno dica quel che pensa, in piena libertà, sulle scelte di programmazione urbanistica, ma nell’ambito dei tempi normalmente previsti. Del resto, anche nel calcio tutti sanno che, finita la partita, è inutile recriminare sulle occasioni fallite.

Il sindaco Paolo Lucchi
L’assessore Orazio Moretti

Fonte: www.corrierecesenate.com

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