TG.fun del 10 giugno 2015 sull'interramento di urna cineraria: è o no una lenta dispersione?

E’ on line il TG.fun del 10 giugno 2015, il videoquindicinale trasmesso da www.funerali.org. Poco più di cinque minuti dedicati ad un tema di interesse del settore funebre o cimiteriale italiano, con analisi e risposte a domande di un nostro esperto.
Questa puntata del nostro TG funerario d’approfondimento è dedicata alla questione annosa della possibilità di interramento dell’urna cineraria: è o no una lenta dispersione?
Regione Veneto: l’inumazione delle ceneri è solo un metodo di conservazione delle stesse (= sepoltura con urna infrangibile e sigillata) o, invece, una velata forma di dispersione lenta e sotterranea? La Legge Regionale Veneto, tra le più discusse e controverse su tutto il panorama funerario italiano, tanto per cambiare, è ambigua. L’inumazione delle urne cinerarie pone un problema interpretativo di fondo: essa si configura o meno come una forma di naturale dispersione delle ceneri a diretto contatto con la nuda terra, oppure debbono prevalere gli elementi di conservazione? La questione non è di poco conto e le Regioni che hanno legiferato in materia di cremazione e dei suoi istituti corollario, come appunto affido delle urne o sversamento delle ceneri sono addivenute a risultati diversi e spesso tra loro contrastanti. C’è poi un paradosso: per la Legge Italiana (paragrafo 14 Circ. Min n.24/1993 ed Art. 2 comma 1 lettera e) D.M. 1 luglio 2002 adottato ai sensi dell’Art. 5 Legge n. 130/2001 l’urna cineraria deve esser sigillata, resistente ed infrangibile, così da contenere al suo interno tutte le ceneri provenienti dalla cremazione di un uno ed un solo feretro (è, dunque, vietata la commistione tra ceneri di diversi defunti), mentre ex Art. 75 comma 1 DPR n.285/1990 qualunque contenitore funebre venga inumato deve presentare la caratteristica della completa biodegradabilità, deve, cioè, sfasciarsi naturalmente, per permettere così da mineralizzazione delle parti molli di cui è costituito un cadavere. Le ceneri sono ossa calcinate e polverizzate, di conseguenza non possono ulteriormente decomporsi, perché già costituite di soli minerali, ma se l’urna al contatto con il terreno si rompe, sversando nelle zolle di terra il proprio pietoso contenuto abbiamo, senz’ombra di dubbio una velata forma di dispersione delle stesse. Laddove sia stata attuata completamente la Legge n. 130/2001 l’inumazione delle urne è senz’altro possibile, ma la determinazione del materiale con cui le urne debbano esser costruite e confezionate è demandata alla Legge Regionale d’implementazione degli istituti più controversi della stessa Legge Statale n. 130/2001.

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