Regione Campania

Il punto di riferimento storico per la disciplina delle attività funerarie in Campania è rappresentato dalla Legge Regionale 24 novembre 2001, n. 12, che per prima ha fornito un impianto organico di regole in materia di armonizzazione e disciplina delle attività funerarie. Questo testo è stato poi oggetto di aggiornamenti e modifiche attraverso la Legge Regionale 25 luglio 2013, n. 7, che ha introdotto disposizioni migliorative volte ad adeguare la normativa regionale alle mutate esigenze sociali e operative del settore funebre.

Particolare importanza riveste la regolamentazione della cremazione e della gestione delle ceneri. Con la Legge Regionale 9 ottobre 2006, n. 20, la Campania ha disciplinato in modo organico le modalità di affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri, allineandosi ai principi stabiliti a livello nazionale dalla legge 30 marzo 2001, n. 130.

Negli ultimi anni si è registrato un crescente impegno della Regione per strutturare e qualificare ulteriormente l’intero comparto. Con la Delibera della Giunta Regionale 27 novembre 2017, n. 733 sono stati stabiliti i requisiti strutturali e funzionali per la realizzazione e la gestione delle case funerarie e delle sale del commiato, definendo gli standard minimi di qualità e igiene per queste strutture, sempre più richieste dalla cittadinanza.

Parallelamente, attraverso la Delibera della Giunta Regionale 27 novembre 2017, n. 731, è stato regolamentato il rilascio dell’abilitazione all’esercizio delle attività funebri, stabilendo percorsi formativi obbligatori per gli operatori, in modo da garantire elevati standard di competenza e professionalità. Questo sistema è stato completato con la Delibera n. 732 dello stesso giorno, che ha istituito il registro regionale degli esercenti e operatori funebri, strumento fondamentale per la tracciabilità e il controllo del settore.

Nel settore della cremazione, la Regione ha adottato nel 2023 un importante passo di pianificazione territoriale con la Delibera della Giunta Regionale 26 luglio 2023, n. 443, con cui è stato approvato il Piano regionale di coordinamento per il rilascio delle autorizzazioni alla costruzione di nuovi crematori da parte dei Comuni. Questo strumento ha lo scopo di evitare concentrazioni non razionali di impianti e di assicurare una distribuzione equilibrata sul territorio, basata su criteri di efficienza e sostenibilità ambientale.

La Regione Campania ha inoltre disciplinato la delicata materia del prelievo di campioni biologici per la conservazione del DNA in caso di cremazione, con la Nota n. 456915 del 26 settembre 2023, in attuazione del DCA n. 59/2017. Tale misura ha l’obiettivo di garantire, ove necessario, la possibilità di identificazione futura delle persone cremate, tutelando le esigenze di giustizia e i diritti dei familiari.

Non va dimenticato, infine, il contributo della Legge Regionale 11 aprile 2019, n. 3 dedicata al rispetto e al benessere degli animali d’affezione. Pur non direttamente collegata ai servizi funerari, questa normativa riflette un ampliamento della sensibilità istituzionale verso la dignità degli esseri viventi anche nel momento della loro morte, prevedendo misure di prevenzione del randagismo e protezione degli animali domestici.

Elenco cronologico dei provvedimenti presenti in banca dati

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