Riutilizzo materiali lapidei

Domanda

A questo ufficio si richiede, da parte dei familiari dopo l'estumulazione dei loro cari, di poter portare a casa le lapidi, per riutilizzare le eventuali sculture incise e/o a rilievo poste su esse (angeli, santi, ecc.).
Noi riteniamo che, in base al D.Lgs. 152/2006, tali sculture siano da considerarsi rifiuto e quindi da smaltire come rifiuti inerti.
Chiediamo però se esista una normativa che ne preveda il riutilizzo al di fuori del cimitero.

Risposta

Dipende da cosa è scritto nel regolamento di polizia mortuaria comunale.
Se questo prevede che tutto ciò che entra in un cimitero resta di proprietà del Comune, non si può fare quello che voi dite.
Qualora la lapide sia stata data dal Comune al momento della concessione, non può poi essere consegnata ai familiari.
Se invece il regolamento di polizia mortuaria comunale tace in materia o addirittura lo consente esplicitamente, non si è più nella normativa dei rifiuti.
Proprio perché è rifiuto tutto ciò di cui ci si disfi o non sia richiesto o che la legge identifica come rifiuto. E il familiare chiede un altorilievo o comunque un oggetto che ha pagato lui.
Se invece il bassorilievo e/o la lapide si rompono nel corso delle operazioni di estumulazione, diventano rifiuto e a nulla vale la richiesta del familiare di averle.
A meno che non provveda a proprie spese all'asportazione dell'altorilievo o dell'oggetto collocato prima della estumulazione.
Si consiglia di chiarire esplicitamente la destinazione di tali oggetti nel regolamento di polizia mortuaria comunale.
O, più semplicemente, con una ordinanza sindacale (o dell'assessore) che regola esumazioni ed estumulazioni.