[Fun.News 3427] Muore il Sistri, ma nasce il registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti

Dal 13 febbraio 2019 è andata in onda il "Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti", gestito direttamente dal MinAmbiente, che supera il precedente sistema "Sistri". Lo ha istituito la legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del Dl 135/2018, cd. "Semplificazioni".
Al nuovo registro è obbligatorio che si iscrivano:
– gli Enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti;
– i produttori di rifiuti pericolosi (tra cui ricordiamo sicuramente vi sono i gestori di crematori, i gestori di obitori e strutture similari)
gli Enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale
– commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi
– Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti,
– con riferimento ai rifiuti non pericolosi, i soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

Se ne saprà di più su questo registro quando saranno definitivi con prossimo decreto del Ministero dell’Ambiente "criteri di gradualità per la progressiva partecipazione di tutti gli operatori" e i meccanismi di funzionamento del Registro.
Nel frattempo, la legge di conversione in legge del DL "semplificazioni" ha confermato la soppressione del Sistri da inizio 2019.
Ha però pure precisato che fino alla piena operatività del nuovo sistema si applicano gli articoli 188, 189, 190 e 193 del Dlgs 152/2006 nel testo previgente alle modifiche apportate dal Dlgs 205/2010.

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