[Fun.News 3417] A Devotio 2019 si parlerà di spazi per il commiato

Dopo le iniziative culturali legate alla prima edizione di DEVOTIO, la fiera del settoe liturgico che si terrà  a Bologna dal 17 al 19 febbraio 2019 nelle quali si è parlato dei CINQUE SENSI NELLA LITURGIA, nel 2019 si è scelto di declinare lo stesso tema sulle modalità attraverso le quali i gesti di ACCOGLIENZA avvicinano alla LITURGIA.
I cinque incontri che segnano il passo delle giornate di Devotio vogliono proporre una riflessione su alcune modalità ed esigenze di accoglienza che la Chiesa vive quotidianamente e sulle quali si può sviluppare una visione rinnovata che sia di ausilio alle comunità dell’epoca contemporanea. Differenti sono le modalità che la Chiesa mette in atto per accogliere.
Vi è la necessità di riscaldare fisicamente l’ambiente liturgico perché ospiti la comunità in maniera confortevole, ma anche la volontà di rendere partecipi del rito le persone ‘speciali’ e con diversa abilità. Vi è poi l’urgenza di una riflessione sul come proporre e affrontare i momenti cardine della vita cristiana del battesimo dei bimbi e dell’ultimo saluto dei defunti.
Proprio su questo ultimo tema Lunedì 18 febbraio 2019 dalle 10 alle 13, a Spazio Arena, Padiglione 33 della Fiera di Bologna, ingresso Sud Moro, si svolgerà un interessante convegno dal titolo SPAZI DEL COMMIATO E RITI PER LE ESEQUIE CRISTIANE IN UNA SOCIETÀ MULTIRELIGIOSA.
Di seguito si riporta una descrizione dei contenuti del convegno e l’elenco dei relatori.
Per maggiori informazioni e iscrizioni cliccare su DEVOTIO 2019

Negli ultimi decenni le pratiche tradizionali di accompagnamento dei defunti dal momento del decesso fino alla sepoltura sono profondamente mutate. Ospedalizzazione e distanza culturale dalla morte hanno tolto alla cura familiare e comunitaria la capacità di gestione del lutto. Molteplici riti si sono si sono affiancati o sostituiti a quelli della tradizione cristiana, portati sia dalle popolazioni immigrate, sia da nuove sensibilità spirituali. Ma anche le pratiche comunitarie e personali di accompagnamento dei defunti nell’ambito del cristianesimo sono profondamente mutate, tanto da necessitare di una nuova riflessione sulle modalità di annuncio della Risurrezione in contesti multi religiosi. La presenza delle sale del commiato è una realtà che nell’ultimo decennio è stata proposta anche in Italia per dare luogo alle diverse esigenze rituali di celebrazione per i defunti. Sono spazi disponibili ai diversi culti e religioni che interrogano anche la Chiesa Cattolica su luoghi, modalità rituali e gesti di pietà da proporre ai credenti. Interessante che per gli spazi del commiato si stanno sempre più raccogliendo suggestioni artistiche, testimonianza che conferma ancora una volta l’affinità tra ricerca spirituale e arte.

modera CLAUDIA MANENTI, architetto, responsabile Dies Domini – Centro Studi per l’architettura sacra,
Fondazione Card. Giacomo Lercaro
ore 10.00 Riti di trattamento del corpo del defunto quale segno di identità religiosa: i diversi culti compresenti nella città contemporanea
CARLA LANDUZZIsociologo del territorio e delle migrazioni, pubblicista, già docente universitario, vicedirettore del Centro di studi sociali IPSSER

Riti funebri ed espressioni artistiche nelle prime comunità cristiane
GIOVANNI GARDINI, vice direttore museo Diocesi di Faenza-Modigliana, docente di iconografia e archeologia cristiana

Legislazione e tendenze amministrative per gli spazi del commiato
MILVIA FOLEGANI, Regione Emilia Romagna

Spazi architettonici e opere d’arte nelle sale commiato
CLAUDIA MANENTI

Riflessioni pastorali sugli spazi del commiato nel confronto con la struttura presente a mirandola nella Diocesi di Carpi
don LUCA BARALDI, cerimoniere vescovile e direttore dell’ufficio liturgico Diocesi di Carpi

Segni e riti delle esequie: quali indicazioni pastorali per le comunità cristiane in una società multicultuale
don PAOLO TOMATIS
presidente Associazione Professori di Liturgia, direttore dell’ufficio liturgico Diocesi di Torino, membro della Consulta dell’Ufficio Liturgico Nazionale CEI, docente di liturgia

ore 13.00

Dibattito e conclusioni

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