A Fiorenzuola comune mette all’asta cappelle al massimo rialzo

Cappelle cimiteriali all’asta, al massimo rialzo. E’ questa l’ipotesi portata avanti dall’assessore ai lavori pubblici Gianfranco Arcari, per l’assegnazione delle cappelle cimiteriali private appena costruite al cimitero della frazione di San Protaso, e per quelle che si sono “liberate” (ma sono da ristrutturare) al cimitero del capoluogo a Fiorenzuola. L’ipotesi dovrà essere ancora discussa in giunta, ma Arcari intanto anticipa: «Si tratta di un metodo di assegnazione che viene utilizzato normalmente da molti comuni, in tutta Italia. Potremmo introdurre anche criteri correttivi, oltre al massimo rialzo. Ad esempio assegnare un punteggio più alto a coloro che “lasciano liberi” loculi pubblici per spostarsi nella cappella di famiglia». Criteri e punteggi, così come il valore della base d’asta, sono ancora da stabilire, ma sembra ormai accreditata l’ipotesi di andare a gara, e quindi di emettere un bando. I criteri andranno comunque discussi e condivisi in giunta. Non si esclude inoltre – così aveva detto il sindaco Giovanni Compiani nell’ultimo consiglio comunale – che si programmi un ampliamento del cimitero, per evitare l’accumulo di domande.
«Il nostro regolamento di polizia mortuaria – prosegue intanto Arcari – non norma questo aspetto dell’assegnazione, e finora non c’era stato bisogno di definire una modalità di questo genere, visto che le cappelle a disposizione erano in numero maggiore o comunque equivalente alla domanda. Ora invece ci troviamo di fronte ad una potenziale domanda che supera la scarsità di offerta». L’offerta consiste infatti in due cappelle private da otto loculi ciascuna al cimitero di San Protaso, e due cappelle private nella parte storica del cimitero di Fiorenzuola, a cui i familiari dei defunti che le occupavano in precedenza hanno rinunciato. Oltre a queste ci sono tre tombe monumentali, a cielo aperto, che sottoterra possono ospitare più di un defunto. Le domande di assegnazione che sono state presentate a San Protaso, formalmente, sono già quattro, quindi il doppio rispetto all’offerta. E si immagina che una situazione analoga si produrrà per Fiorenzuola. «Cedere le cappelle, visto che sono private, con un’asta al massimo rialzo, è un procedimento che mette tutti sullo stesso piano, e fa concorrere i cittadini con gli stessi diritti»: questa la posizione di Arcari. Naturalmente per chi non abbia una cappella di famiglia, restano i loculi pubblici, che sono a disposizione nella nuova ala del cimitero. Oggi i loculi pubblici non si possono “prenotare”. Sono assegnati solo in caso di morte di un congiunto, e costano 1650 euro. I loculi sotto terra hanno anche “tariffe” inferiori. Se a Fiorenzuola i loculi ci sono, a San Protaso la situazione anche sulle tombe pubbliche, si era fatta urgente. Due persone di S.Protaso sono oggi sepolte a Fiorenzuola, ma verranno presto traslate nel cimitero della loro frazione, dove nei giorni scorsi si è proceduto al collaudo di una terza cappella, questa volta pubblica, da otto loculi.

fonte: www.miosito.it

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