6 arresti a La Spezia per mazzette per fare funerali

Informava preventivamente le agenzie di pompe funebri dei decessi che avvenivano in ospedale e in cambio riceveva tangenti agevolando l’aggiudicazione di servizi funerari ad agenzie di pompe funebri compiacenti. Le misure cautelari eseguite dalla Guardia di Finanza di La Spezia sono state nei confronti di Sergio Caramaschi, dipendente della Asl n.5 che lavorava all’interno dell’obitorio dell’ospedale di Sarzana, Franco Simoncini e Giancarlo Ravenna, rispettivamente titolare e collaboratore dell’agenzia di onoranze funebri Isof di La Spezia finiti agli arresti domiciliari, Diego Giovannelli, co-titolare dell’omonima agenzia funebre, Giorgio Neri, titolare dell’agenzia di onoranze funebri ‘Dillo coi fiori’ e Luca Caramaschi dell’agenzia San Martino di Aulla, ai quali e’ stato applicato il divieto di esercitare temporaneamente attivita’ imprenditoriale. I reati contestati vanno dall’istigazione alla corruzione, all’abuso d’ufficio, alla rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio oltre che alla corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
Dalle indagini iniziate nei mesi scorsi si e’ scoperto che il dipendente della Asl addetto all’obitorio dell’ospedale di Sarzana (La Spezia) sollecitava promesse o dazioni di denaro da parte di titolari di agenzie di onoranze funebri in cambio della segnalazione dei decessi. Le cifre concordate per ogni funerale andavano dai 200 ai 500 euro per ogni funerale che veniva procurato. L’inchiesta e’ partita nel luglio del 2009 sulla base delle numerose lamentele e richieste di aiuto da parte di onesti impresari funebri che non erano disposti a cedere al ricatto. La vicenda era finita anche in un servizio giornalistico mandato in onda lo scorso 2 marzo nel corso del programma televisivo Le Iene.

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  1. Alla luce delle dichiarazioni dell’amministrazione comunale spezzina in merito all’emanazione a breve di un regolamento circa l’esercizio delle attività di pompe funebri a seguito dell’inchiesta sugli obitori, il consigliere comunale del Pdl Maria Grazia Frijia annuncia la presentazione di un interrogazione urgente. “Chiedo regole più severe, tempi certi per l’emanazione di questo nuovo regolamento e controlli più capillari”, così dichiara l’esponente del Pdl che prosegue:“quanto accaduto è gravissimo e come sempre l’amministrazione comunale arriva dopo lo scoppio di scandali ed inchieste. Sarebbe bene invece che le situazioni venissero prevenute e gestite per tempo. Per questo voglio monitorare la situazione, controllare che venga fatto quanto promesso e nei tempi più celeri possibili – continua Frijia – La situazione è delicata visto che questa vicenda si è abbattuta su tante famiglie”. L’esponente del Pdl si dice preoccupata “su questa vicenda voglio vederci chiaro – continua – è inaccettabile che l’ultimo regolamento comunale risalga al 1866. Come correttamente è stato richiesto sono necessarie norme più rigorose e chiare che diano dignità al settore ed al momento di lutto che le persone vivono. Questo tipo di lavoro richiede tanta delicatezza e sensibilità”. Nuove regole quindi secondo il consigliere comunale che conclude “mi auguro che davvero l’amministrazione comunale proceda velocemente in questa direzione affinchè vicende come quella venuta alla luce in questi giorni non abbiano mai più a ripetersi”.

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