[Fun.News 3245] Veneto: M5S propone alla Regione criteri per la pianificazione della localizzazione dei crematori

Un paio di settimane or sono il consigliere regionale M5S Manuel Brusco e la consigliera comunale M5S di Noventa Vicentina Maria Pia dell’Armellina hanno incontrato l’assessore alla sanità della regione Veneto  Luca Coletto, i dirigenti e i funzionari del dipartimento di prevenzione della Regione.
I due esponenti del M5S seguono da tempo la situazione riguardante gli impianti crematori veneti.
All’incontro ha partecipato anche Luigino Alducci, procuratore e responsabile unico di procedimento di Aps, che gestisce il forno crematorio di Padova.
La riunione è stata indetta per presentare all’assessore regionale e ai funzionari un documento contenente la proposta M5S per i criteri di ubicazione degli impianti crematori e per accelerare la espressione regionale in materia di pianificazione delel alocalizzazione dei crematori.
Il testo dei criteri presentati in Veneto, per come è scritto, è in realtà u ntesto che può adattarsi ad ogni regione italiana. E’ possibile visionarlo cliccando su CRITERI LOCALIZZAZIONE CREMATORI 

“Questo incontro – ha spiegato Brusco in un comunicato stampa – si era reso necessario date le vicende degli ultimi tempi, che hanno portato a un proliferare incontrollato e incontrollabile di progetti riguardanti questi impianti. Forni crematori rischiano di spuntare come funghi in svariati Comuni del Veneto senza una logica.”
La Giunta regionale Veneto, dopo il caos sollevato l’anno scorso in molti Comuni dove erano in atto progettazioni di questi impianti senza criterio, aveva stoppato la realizzazione di nuovi forni fino al 2018, ma nel contempo era stao presentato una proposta emendativa che di fatto riapriva in maniera non chiara a nuove realizzazioni.
“Il documento presentato da M5S – conferma il consigliere regionale – va proprio in questa direzione, ovvero stabilire alcuni criteri che rispettino la particolarità del territorio e la salute dei cittadini.

Riportiamo inoltre una dichiarazione dello stesso consigliere Brusco dopo che il Consiglio regionale veneto ha approvato modifiche che non snaturano la norma preesistente (di sostanziale blocco alla autorizzazione di crematori) con l’approvazione in data 28/11/17 del PDL 267 (i cui contenuti saranno oggetto di successiva Fun.News, una volta pubblicato sul BUR).
“Ci siamo astenuti – spiega in una nota il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Manuel Brusco che interviene in merito al Progetto di legge n. 267 approvato ieri dal Consiglio regionale del Veneto – perché è assurdo portare avanti un progetto di legge che permette la realizzazione di impianti di cremazione già autorizzati, senza che la Regione del Veneto abbia, da un anno a questa parte, confezionato un piano normativo come previsto dalla legge nazionale e come già fatto da altre Regioni”.
“Nel 2016 c’era stata una vera ‘esplosione’ di progetti di realizzazione di forni crematori in tutto il Veneto proprio perché mancava una normativa di riferimento regionale. Dietro questi progetti, realizzati per lo più in project financing – avverte Brusco – ci sono gli interessi di chi pensa di far soldi ai danni delle Amministrazioni comunali che vengono illuse in quanto questi impianti, senza una vera pianificazione, non avranno la resa promessa.
Un piano era ormai necessario anche per calibrare il fabbisogno regionale di questo genere di impianti.
Lo aveva capito il Capogruppo della Lega Nord, Nicola Finco, che aveva presentato quell’emendamento alla legge finanziaria che di fatto bloccava la concessione di nuove autorizzazioni per questi impianti, visto il fervore sorto sul territorio soprattutto da parte di cittadini preoccupati per la loro salute.
Questi impianti, se non gestiti al meglio, sono infatti pericolosi in termini di emissioni”. “La Giunta – dichiara il Consigliere – non ha tuttavia redatto un piano nel corso di quest’ultimo anno: il progetto di legge che è passato in aula a palazzo Ferro-Fini è solamente una deroga a quanto era stato previsto nella finanziaria: un progetto che salva dal blocco tutte le autorizzazioni previste fino al 2016. È assurdo quindi votare questa legge – conclude Brusco – perché va contro l’idea pianificatoria che sta in capo alla giunta. L’assessore alla sanità Luca Coletto ha promesso di portare in Quinta commissione in tempi molto rapidi una proposta di piano.
Lo attendiamo fiduciosi e voglio ricordare che come M5S abbiamo incontrato già l’assessore e le strutture consegnando loro un nostro documento contenete la nostra posizione sui criteri per l’ubicazione di questi impianti”.

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