A Treviso un nuovo crematorio

Nel cimitero di Santa Bona a Treviso, fra qualche settimana, entrerà in funzione il forno crematorio realizzato dal Comune di Treviso. Image

L’impianto è in grado di soddisfare più di 1000 richieste di cremazione l’anno. Lo scorso anno le cremazioni autorizzate a Treviso sono state circa 300, e il trend è in aumento. La struttura, visto le sue potenzialità potrà essere utilizzata anche dai comuni dell’hinterland. L’edificio è nel cimitero.

E’ diviso in tre zone: una sala del commiato da 60 posti, destinata alle cerimonie, uffici per lo svolgimento delle pratiche formali e una zona dove sono effettuate le cremazioni.

Nei pressi dell’edificio verranno ricavati spazi per la raccolta e la dispersione delle ceneri. Il costo della cremazione è di circa 300 euro per i residenti e 400 per chi abita fuori comune (IVA esclusa). Con una breve cerimonia, che ha visto presenti le Autorità cittadine, l’impianto è stato presentato alla città.

L’inaugurazione del crematorio segue di poco più di un mese l’approvazione da parte del Consiglio Comunale del piano regolatore dei 4 cimiteri cittadini, nei quali sono previste diverse strutture dedicate alla cremazione (quali colombari in tutti i cimiteri e un giardino delle rimembranze nel principale cimitero cittadino, di S.Lazzaro).

Fonte: www.oggitreviso.it

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4 thoughts on “A Treviso un nuovo crematorio

  1. Vorrei sapere quale è la procedura per chiedere la cremazione. E’ sufficiente che lo chieda un parente (moglie o figlia) ? Oppure si deve fare una richiesta formale per autorizzare la cremazione ? Se sì, a chi ci si deve debbo rivolgere per fare questa richiesta ?

  2. L’articolo 19 del Reg. reg.le Lombardia 6/2004, prevede al comma 1 che la Regione individuasse, nell’ambito della pianificazione prevista dall’articolo 6 della L. 130/01:
    a) i crematori esistenti;
    b) i crematori da realizzare;
    c) i rispettivi bacini di riferimento.

    Il risultato della pianificazione regionale lombarda sarà, di fatto, un freno allo sviluppo della cremazione, visto che in ogni Paese l’elemento determinante per favorire la cremazione è la vicinanza dell’impianto, che paradossalmente in Lombardia si pone come elemento negativo, visto che ogni nuovo impianto può nascere solo se distante oltre 50 km da un altro.

    C’è, però, un dato positivo: la Regione Lombardia ha superato il precedente divieto (Art. 18 comma 2 Reg. Reg. n.6/2004) di cremazione di feretri composti anche da zinco, prevedendo anche ai sensi dell’Art.19 comma 2 Reg. Reg. n.6/2004) la realizzazione sperimentale di un impianto dedicato alla cremazione sia di cadaveri contenuti in feretro con doppia cassa (legno + zinco) che di resti mortali provenienti da estumulazione, conservati anche in cassa di zinco.

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