Quesito pubblicato su ISF2014/3-d

Il Comune di….sta valutando la possibilità di dotare di un impianto di abbattimento dei fumi di zinco uno degli esistenti forni di cremazione. Alcuni amministratori ritengono questa scelta poco adeguata a causa del rischio di inquinamento che potrebbe esservi correlato, altri invece la avvalorano in vista soprattutto della scadenza, a breve termine, di un considerevole numero di concessioni di colombari (con conseguente necessità di incenerire i relativi cofani). L’Amministrazione comunale chiede quindi di conoscere quale sia l’opzione da ritenere più idonea.... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 30 giugno 2014, n. 3273

Testo completo:
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 giugno 2014, n. 3273
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso iscritto in appello al numero di registro generale 7991 del 2013, proposto dalla Saie S.r.l., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dagli avv. Maurizio Zoppolato e Marco Napoli, con domicilio eletto presso Zoppolato & Associati in Roma, via del Mascherino, n.… ... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2014/2-a

È possibile accettare dalla struttura ospedaliera, alle condizioni richiamate nell’art. 4 della circ. reg.le Lombardia n. 21/SAN/2005, dei cassoni contenenti un numero imprecisato di prodotti del concepimento conferiti nelle medesime modalità delle parti anatomiche riconoscibili, allo scopo di avviarli poi alla cremazione?


Risposta:
In materia la situazione non è espressamente regolamentata. In normativa sussistono richiami circa il confezionamento art. 18 regolamento regionale Lombardia 6/2004 e s.m.i., che richiama a sua volta l’allegato tecnico sulle caratteristiche di bare e prodotti utilizzabili.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2014/1-d

Presso il crematorio di &, in Lombardia, vengono conferiti da parte di varie ASL cassoni contenenti svariate parti anatomiche riconoscibili.
Recentemente altra ASL differente da queste (emiliana) ci ha chiesto di cremare un cassone contenente diversi prodotti abortivi. Ciò premesso si chiede se sia possibile cremare più prodotti abortivi o feti in uno stesso contenitore.


Risposta:
Essendo i prodotti abortivi originatisi in Emilia Romagna, questi vanno considerati alla luce della norma ivi vigente, che – per quanto noto – è solo quella nazionale, non essendo intervenuta in materia diversa specificazione regionale.... Leggi il resto

Quesito pubblicato su ISF2014/1-b

Esiste una normativa sull’ubicazione dei forni crematori che attesti che gli stessi non possono essere costruiti a una distanza inferiore a 500 mt. da punti sensibili (ad es. scuole)?

Risposta:
Non si conosce la regione dalla quale ci viene inviato il quesito, ma bisogna tenere in considerazione che una normativa dettagliata per i crematori a livello regionale esiste solo in Lombardia.
In tutte le regioni vale comunque la norma statale, che prevede che un crematorio debba essere realizzato all’interno di un cimitero, il quale deve distare – come perimetro – ordinariamente almeno 200 metri dall’abitato, tranne i casi in cui si sia ridotta la zona di rispetto fino ad un minimo di 50 metri, con provvedimenti specifici (di Consiglio Comunale e con parere dell’ASL).
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