Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163

Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 30 marzo 2020, n. 2163
Va considerato, per quanto riguarda alla natura dello ius sepulchri, che esso, da un canto,  ha consistenza di diritto, spettante al titolare di concessione cimiteriale, ad essere tumulato nel sepolcro, in quanto, originando da una concessione traslativa, crea nel soggetto privato concessionario un diritto soggettivo di natura reale, assimilabile al diritto di superficie, opponibile a terzi.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659

TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659

MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo, Sez. I, 19 marzo 2020, n. 659
In funzione della destinazione familiare impressa alle sepolture gentilizie, giusta espressa previsione, contenuta rispettivamente negli atti concessori, nei regolamenti locali e nei regolamenti nazionali di Polizia Mortuaria, è assolutamente vietato al concessionario di una sepoltura gentilizia adibire sistematicamente le sepolture alla tumulazione di soggetti estranei alla famiglia come intesa dal regolamento cimiteriale, tranne casi eccezionalmente autorizzati dall’Ente concedente a termini di regolamento.
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TAR Lazio, Roma, Sez. II, 20 febbraio 2020, n. 2248

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TAR Lazio, Roma, Sez. II, 20 febbraio 2020, n. 2248
Non sussiste interesse ad agire quando la titolarità della concessione perpetua intestata alle parti in via ereditaria non trasmetta agli “eredi” alcun diritto sulla concessione in quanto tale, ma unicamente il diritto primario alla sepoltura. In particolare, allorquando nell’atto di concessione risulti essere inserita la seguente annotazione: “eventuali ulteriori tumulazioni potranno essere autorizzate solo attraverso la modifica delle norme di concessione, tramite revoca della concessione”.
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TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-bis, 23 gennaio 2020, n. 932
Il Regolamento comunale di polizia mortuaria costituisce la fonte attributiva del potere legittimante l’esercizio della facoltà del Comune di disporre dei loculi già dati in concessione e non ancora occupati, al fine di garantire le ordinarie sepolture per tutto il tempo necessario al reperimento dei loculi necessari. L’obbligo di sepoltura dei defunti, nel costituire oggetto di un servizio pubblico, risponde, invero, ad esigenze imprescindibili di tutela, oltre che di principi di civiltà, dell’igiene e di salvaguardia dei beni della salute e dell’ambiente, intesi nella loro accezione estesa ed omnicomprensiva di valori non individualmente separabili e in modo generale riferiti alla collettività.
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TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121

TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121
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TAR Lombardia, Milano, Sez. IV, 21 gennaio 2020, n. 121

L’Amministrazione può legittimamente decidere di stipulare una convenzione per un prezzo minimo del funerale completo, nel rispetto dei principi previsti dal Codice dei contratti pubblici e garantendo sia la concorrenza sia il rispetto delle esigenze sociali, che assumono un rilievo determinante tanto nella fase di affidamento quanto in quella di esecuzione.
I depositi di osservazione (come gli obitori) sono destinati a esigenze strettamente mediche (manifestazione di vita, riscontro diagnostico, autopsie giudiziarie), per cui le imprese di pompe funebri, quindi, non possono vantare alcuna pretesa a svolgere la propria attività in tali locali, questione anche infondata, venendo in rilievo una norma regolamentare che non impedisce comunque alla ricorrente di trattare il familiare del deceduto con la dignità dovuta nella camera mortuaria.
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TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885

TAR Sicilia, Palermo, Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
MASSIMA
TAR Sicilia, Palermo , Sez. III, 13 dicembre 2019, n. 2885
Non è illegittima la disposizione regolamentare che disciplina la revoca delle concessioni a tempo determinato di durata eccedente i 99 anni anche alle concessioni perpetue ma “L’art. 842 [rectius: 824. N.d.R.], 3° comma del cod.civile include espressamente i cimiteri nel demanio comunale: è pacifico che atti dispositivi, in via amministrativa, non possono configurarsi, senza limiti di tempo, a carico di elementi del demanio pubblico.
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TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
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TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 25 novembre 2019, n. 5540
Se è vero che il diritto sul sepolcro è un diritto di natura reale assimilabile al diritto di superficie, suscettibile di possesso e di trasmissione sia inter vivos e mortis causa, nei confronti degli altri soggetti privati, è altrettanto vero che esso non preclude l’esercizio dei poteri autoritativi spettanti alla amministrazione concedente (con la precisazione che nel caso di emanazione di atti di revoca o di decadenza spetta la tutela prevista per le posizioni di interesse legittimo e che, in ogni caso, titolare del diritto reale, nonché della coesistente posizione di interesse legittimo nel caso di emanazione di atti autoritativi, è esclusivamente il concessionario, cui non può neppure essere assimilato né il richiedente la sub–concessione, in mancanza del formale provvedimento abilitativo, né chi abbia “acquistato” – solo apparentemente, in ragione della nullità del relativo contratto – il bene demaniale).
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Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 14 novembre 2019, n. 29548 (ordinanza)

Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 14 novembre 2019, n. 29548 (ordinanza)
MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. VI civ., 14 novembre 2019, n. 29548 (ordinnza)
Costituisce affermazione consolidata e risalente nel tempo quella secondo cui (Cass. n. 2475/1970) lo jus eligendi sepulchrum</i> rientra nella categoria dei diritti della personalità e, come tale, non può formare oggetto di trasferimento mortis causa. Nel caso in cui la electio non sia stata esercitata dal
defunto durante la sua vita, la scelta del luogo di sepoltura può essere fatta dai prossimi congiunti, senza alcun rigore di forme, con prevalenza dello ius coniugii, sullo ius sanguínis e di questo sullo ius successionis (conf.
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Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489

Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489
MASSIMA
Corte di Cassazione, Sez. II civ., 20 agosto 2019, n. 21489
Nel sepolcro ereditario lo ius sepulchri si trasmette nei modi ordinari, per atto inter vivos o mortis causa, come qualsiasi altro diritto, dall’originario titolare anche a persone non facenti parte della famiglia, mentre nel sepolcro gentilizio o familiare – tale dovendosi presumere il sepolcro, in caso di dubbio – lo ius sepulchri è attribuito, in base alla volontà del fondatore, in stretto riferimento alla cerchia dei familiari destinatari del sepolcro stesso, acquistandosi dal singolo iure proprio sin dalla nascita, per il solo fatto di trovarsi col fondatore nel rapporto previsto dall’atto di fondazione o dalle regole consuetudinarie, iure sanguinis e non iure successionis, e determinando una particolare forma di comunione fra contitolari, caratterizzata da intrasmissibilità del diritto, per atto tra vivi o mortis causa, imprescrittibilità e irrinunciabilità.
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TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

MASSIMA
TAR Friuli-Venezia Giulia, Sez. I, 17 giugno 2019, n. 275

In presenza di un’autorizzazione amministrativa avente durata determinata, l’eventuale domanda di rinnovo va presentata prima della scadenza,  non essendo ammissibile che il rinnovo possa essere richiesto ed ottenuto in qualsiasi momento successivo alla scadenza stessa, dato che questa determina effetti decadenziali. non compatibili con ipotesi di prorogatio de facto di una precedente autorizzazione.

NORME CORRELATE

Art.... Leggi il resto

Consiglio di Stato, Sez. V, 3 aprile 2019, n. 2201

Consiglio di Stato, Sez. V, 3 aprile 2019, n. 2201
[Nota: nello stesso senso: Consiglio di Stato, Sez. V, 3/4/2019, n. 2199, nonché Consiglio di Stato, Sez. V. 3/4/2019, n. 2200, con altre parti, private]

MASSIMA
Consiglio di Stato, Sez. V, 3 aprile 2019, n. 2201

Secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale, conformemente del resto a quanto precisato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 204 del 2004, le controversie in materia di servizi pubblici rientranti nella giurisdizione esclusiva sono solo quelle nelle quali l’amministrazione opera in veste di autorità, pur se i rapporti tra amministrazione e amministrati possano essere declinati nelle forme della relazione giuridica “diritto – obbligo”, spettando invece al giudice ordinario quelle che abbiano un contenuto meramente patrimoniale, senza che assuma rilievo un potere d’intervento dell’amministrazione a tutela di interessi generali (Cons.… ... Leggi il resto

Le concessioni cimiteriali non sono “isole”.

Dopo le pronunce del Consiglio di Stato Sez. V, 6 ottobre 2018, n. 5746 e del TAR Campania, Napoli, Sez. I, 10 settembre 2018, n. 5436, il TAR Campania, Napoli, Sez. III, 28 gennaio 2019, n. 436 affronta nuovamente la questione degli oneri gravanti sui titolari di concessioni cimiteriali, in particolare dando rilievo a quelli che sono gli oneri per la gestione del cimitero o, se si vuole, alle spese afferenti alle parti comuni del cimitero, confermando come il comune, nel determinare il canone da applicare, possa (o, debba?)… ... Leggi il resto

TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 8 marzo 2019, n. 3079

TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 8 marzo 2019, n. 3079

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 8 marzo 2019, n. 3079

Non sussiste la giurisdizione amministrativa, bensì quella ordinaria, allorquando il petitum sostanziale abbia riguardo all’accertamento della sussistenza dello ius sepulcri e/o all’accertamento della possibile consumazione della natura gentilizia del sepolcro e sua trasformazione in sepolcro ereditario.
NORME CORRELATE

Art. 93 dPR 10/9/1990, n. 285

Pubblicato il 08/03/2019
N. 03079/2019 REG.PROV.COLL.
N. 09209/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda Ter)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 9209 del 2018, proposto da:
Fabrizio G.,… ... Leggi il resto

Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391

Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391

MASSIMA
Tribunale Velletri, Sez. I, 1° marzo 2019, n. 391
Il diritto dei congiunti di disporre per la destinazione della salma, in assenza di un’espressa volontà testamentaria del defunto, è individuabile nei familiari, con prevalenza dello ius coniugii sullo ius sanguinis e di questo sullo ius successionis. Tale diritto trova fondamento in consuetudine conforme al sentimento comune e alle esigenze di culto e di pietas verso i defunti.
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TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 18 febbraio 2019, n. 263

TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 18 febbraio 2019, n. 263

MASSIMA
TAR Sicilia, Catania, Sez. III, 18 febbraio 2019, n. 263

Il provvedimento di “revoca”, , a prescindere dalla denominazione a esso dato, e da come concretamente inteso, costituisce in realtà un provvedimento di “decadenza” e, come è noto, la qualificazione data dall’Amministrazione al provvedimento non vincola il giudice, dovendosi avere riguardo alla natura sostanziale del potere esercitato (cfr., ex multis, Cons. St., sez. III, 27/09/2012 n.… ... Leggi il resto