Rigetto di istanza per affido ceneri: quale Giudice adire? – 2/2

Questo articolo è parte 2 di 7 nella serie affido urna cineraria

Propedeuticamente si ravvisa come il sistema di riparto della giurisdizione, così come delineato dalla Costituzione (artt. 24, 103, 113) e dal Codice del Processo Amministrativo (art. 7), si basi e strutturi sul criterio della c.d. causa petendi, ovvero sulla natura della posizione soggettiva dedotta in giudizio, avendosi la giurisdizione del giudice amministrativo quando il cittadino vanti una situazione di interesse legittimo, radicandosi invece, nella sfera della giurisdizione del giudice ordinario quando si controverta di un diritto soggettivo.… ... Leggi il resto

Riforma dei servizi funerari: il problema/opportunità della dichiarazione sostitutiva

Se le promesse del Legislatore (e le attuali premesse di tecnica del diritto) saranno mantenute la dichiarazione sostitutiva diverrà per i servizi funerari l’unico modo in cui formalizzare una determinata volontà, si pensi alla fattispecie più diffusa, ovvero ad un atto di disposizione per il post mortem.
Dalle acute ed intelligenti osservazioni di Serena Raffaelli, comparse sulle autorevoli pagine della pubblicazione: “Lo Stato Civile Italiano” apprendiamo come, effettivamente, sia già da più di mezzo secolo che il nostro ordinamento giuridico conosca e pratichi ( a fatica!)… ... Leggi il resto

Cremazione resti mortali: atto volitivo o semplice assenso inerziale?

Poiché il diritto a  disporre dei cadaveri e delle loro trasformazioni di stato (ossa, esiti da fenomeno cadaverico di tipo trasformativo-conservativo, ceneri) non si esaurisce dopo la prima destinazione degli stessi, ossia dopo il periodo legale di sepoltura, come chiaramente statuito dal paragrafo 5 Circ. Min. m.10 del 31 luglio 1998, che rinvia al paragrafo 14 della precedente Circ. Min. n. 24 del 24 giugno 1993, circa l’assenso alla cremazione dei resti mortali (inconsunti), si pensa debbano trovare applicazione le norme contemplate per la cremazione delle cadaveri, al momento immediatamente successivo al decesso, specie per quanto riguarda la priorità tra coniuge e parenti nei vari gradi e, nel caso di difetto del coniuge superstite, la possibile pluralità di persone nello stesso grado (indipendentemente dalla linea di parentela o dalla sua ascendenza o discendenza).… ... Leggi il resto

Cremazione e morte violenta viste da una prospettiva molto burocratica

Sovente, in occasione di un decesso, avvenuto per causa violenta (sinistro mortale, suicidio, delitto..), il cadavere, dopo il periodo d’osservazione, è trasferito presso l’Istituto di Medicina Legale per l’esame autoptico, eventualmente disposto dall’Autorità Giudiziaria, nel caso di “salma sotto procura”.
Qualora il de cuius, o gli aventi titolo a disporre della sua spoglia mortale, abbiano optato per la cremazione, occorre il nulla osta dell’autorità giudiziaria, ai sensi del comma 5 Art. 79 DPR 285/90.
In questo frangente, nemmeno, poi, tanto raro, potrebbe verificarsi una sorta di ridondanza nella documentazione da produrre per ottenere l’autorizzazione all’ignizione rilasciata dal Comune, secondo il dettato del DPR 285/90, o già dall’Ufficiale di Stato Civile, in alcune regioni interessate da riforma regionale sui servizi funebri, necroscopici e cimiteriali, in cui il regime autorizzatorio sia stato modellato attorno allo schema di funzioni e competenze delineate dalle Legge 130/2001.… ... Leggi il resto

Custodia delle ceneri: ma chi controlla davvero l’affidatario?!!!

Questo articolo è parte 5 di 7 nella serie affido urna cineraria

L’affido dell’urna è sempre vincolato a queste condizioni minime, che i Comuni debbono inserire o nel regolamento generale di polizia mortuaria, oppure in ogni singola autorizzazione assolutamente intuitu personae
Di ogni affidamento di urna cineraria o di ogni variazione conseguente, infatti, deve essere tenuta traccia per mezzo di trascrizione cronologica in apposito registro, anche a tenuta informatica, con l’indicazione:

1) per affidamenti di urne autorizzati, dei dati anagrafici e della residenza dell’affidatario, nonché dei dati identificativi del defunto;
2) per le variazioni che dovessero intervenire nel luogo di conservazione esterno al cimitero, diverso dalla residenza, dell’indirizzo del nuovo luogo di conservazione e della data;
3) per i recessi dall’affidamento, dell’identificazione del cimitero di sepoltura e della data di recesso;
4) della data di eventuali ispezioni svolte in luoghi di conservazione e delle risultanze riscontrate.… ... Leggi il resto

Trasporto e cremazione di prodotti abortivi o del concepimento: competenze autorizzative

La gestione autorizzatoria su trasporto e smaltimento in cimitero dei prodotti abortivi o da concepimento, ai sensi dell’Art. 7 DPR 285/90 è affidata, all’A.U.S.L competente per distretto territoriale, cui spettano anche, ex DPR 254/2003, l’autorizzazione a trasporto, sepoltura o anche cremazione di parti anatomiche riconoscibili (arti o parti di essi).

In questa particolare fattispecie, allora, l’A.USL si sostituisce all’ufficiale di Stato Civile ed al Sindaco rispettivamente per rilasciare il permesso di seppellimento e quello di trasporto.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria: chi firma – davvero – le autorizzazioni? – 2/2

Rispetto ad altre attribuzioni a servizi del Comune presenti nel D.P.R. 285/90, l’ascrivibilità odierna di quest’ultime in capo ad unità, anche complesse, attualmente (si ripete, volutamente, questo concetto, seppure esso risalga al 13/6/1990!) titolate a rilasciare i rispettivi atti autorizzativi, risulta abbastanza chiara o, a volte, perfino lapalissiana (autorizzazioni al trasporto di cadavere, autorizzazioni alla cremazione, regolazione delle esumazioni/estumulazioni, ecc.).
D’altra parte altrove è ben altrettanto chiara la titolarità unica sindacale (art. 10 D.P.R. 285/90 – riduzione del periodo d’osservazione – in relazione all’art.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria: chi firma – davvero – le autorizzazioni? – 1/2

Tutte le autorizzazioni, così come qualsiasi altro atto amministrativo, perfezionate da un soggetto non titolato ad accordarle non sono nulle, bensì annullabili perché viziate, appunto, da incompetenza, come sancito dalla Legge n. 241/1990 e successive modificazioni/integrazioni (art. 21 octies), mentre se la mancanza del necessario potere funzionale fosse assoluta l’atto sarebbe, invece, secondo almeno un certo filone della dottrina, addirittura inesistente ex art. 21-septies.
Ma questa questione sullo stato “patologico” delle autorizzazioni al trasporto funebre dovrebbe pur sempre esser sollevata da chi (???)… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria: il problema della “delega” a firmare le autorizzazioni

Secondo la giurisprudenza amministrativa (TAR Basilicata, 2 agosto 2005, n. 739; ma nello stesso senso, Cass. Civ. sez. II, 6 novembre 2006, n. 23622) va disattesa la lettura dell’art. 107, comma 5, per quale il rimando operato da tale norma all’art. 50, comma 3, comporterebbe la salvezza di tutte le pre-vigenti disposizioni (già emanate prima del 13 ottobre 2000, data di entrata in vigore del T.U.E.L.), che rimettono ai Sindaci la competenza ad emanare atti amministrativi di gestione: infatti, lo stesso art.… ... Leggi il resto

Atti di disposizione sulle ceneri nel nuovo ordinamento di polizia mortuaria

Nel nostro ordinamento vige questo fondamentale principio di civiltà funeraria: il diritto a disporre[1] del proprio corpo dopo la morte, nel solco tracciato dall’art. 5 Cod. Civile, è personale, di conseguenza, anche i due principali istituti “corollari” ed “alternativi” della cremazione (almeno nel mondo anglosassone), come:

*         dispersione delle ceneri
*          affidamento dell’urna

richiedono autonome manifestazioni di volontà del de cuius, previste dalla normativa nazionale[2], ed esclusivamente di tale portata rimane il rango di questa disciplina, nel sistema giuridico italiano, a norma dell’articolo 117 della Costituzione (diritti sociali e civili).… ... Leggi il resto

Cremazione e morte violenta

E’notorio, in caso di “morte violenta”, come emerga la titolarità dell’Ufficio della Procura della Repubblica presso il Tribunale territorialmente competente a rilasciare il nulla-osta al seppellimento.

Il nulla osta dell’Autorità giudiziaria è, in tali casi, condizione indispensabile per il perfezionamento da parte dell’ufficiale di stato civile del “permesso di seppellimento ex art. 74 D.P.R. n. 396/2000”.

Inoltre, nel caso di richiesta di cremazione è necessario un provvedimento liberatorio specifico, la cui istanza va sempre presentata innanzi allo stesso magistrato del pubblico ministero.… ... Leggi il resto

Cremazione di resti mortali ed eventuale contestualità dei diversi provvedimenti autorizzativi

Cara Redazione,

Scrivo dalla Lombardia, una ditta di onoranze funebri ha ricevuto l’incarico per seguire tutto l’iter per la cremazione dei resti mortali di circa 100 defunti che riposano in questo cimitero, orbene, essa ritiene che il decreto di autorizzazione alla cremazione e quello al trasporto (al forno crematorio e da questo al cimitero di sepoltura) debbano non solo essere contenuti in un unico atto, ma che tale autorizzazione cumulativa vada rilasciata in un unico atto comprensivo di tutti i 100 defunti.... Leggi il resto

Cremazione: un breve riassunto sullo status attuale (regna la confusione massima!)

L’incinerazione (più aulicamente ignizione o, se vogliamo esser prosaici: cremazione) dei cadaveri costituisce una pratica funeraria alternativa alla tradizionale sepoltura per inumazione e tumulazione che sta acquisendo sempre maggiori consensi nella popolazione, vuoi per la crisi economica vuoi per la maggior praticità, senza, poi considerare l’atteggiamento aperturista della Chiesa Cattolica, con la recente istruzione “Ad Resurgendum Cum Christo”.

Da questa nuova tendenza della società italiana discende un rilevante incremento delle richieste di cremazione agli uffici competenti del Comune (Stato Civile?… ... Leggi il resto

Amministratore di sostegno, cremazione e Legge 30 marzo 2001 n. 130.

La Legge 9 gennaio 2004, n. 6 è stata promulgata in funzione di una particolare tutela dei potenziali beneficiari, “… con la minore limitazione possibile della loro capacità di agire …” (art. 1), tanto che, nell’eventualità in cui il beneficiario, sia interdetto od inabilitato, il decreto di nomina di amministratore di sostegno “è esecutivo dalla pubblicazione della sentenza di revoca dell’interdizione o dell’inabilitazione.” (art. 405, comma 3 C.c., quale introdotto dall’art. 3 stessa L. 9 gennaio 2004, n.… ... Leggi il resto

Cremazione e Legge n. 130/2001: quando il dichiarante è impossibilitato…a dichiarare dinnanzi all’Ufficiale di Stato Civile.

Cara Redazione,

Nel mio comune (Regione Lombardia) l’anno scorso una donna é stata uccisa dal proprio marito…l l’ennesimo caso di efferato femminicidio!

La spoglia mortale è stata provvisoriamente tumulata in un cimitero milanese, i genitori ora, peraltro molto anziani, vorrebbero procedere a cremazione, considerato che tale intendimento era già stato manifestato in vita dalla defunta per il proprio post mortem

Il Giudice Indagini preliminari , così come il Procuratore della Repubblica hanno, ex art. 116 comma 1 D.Lgs… ... Leggi il resto

La cremazione di cittadini stranieri in territorio italiano.

Nota della Redazione: appunti tratti e rielaborati da: Sereno Scolaro, La polizia mortuaria, anno 2007, Maggioli edizioni.

 

Nel caso, invero nemmeno tanto raro, data l’intensità odierna dei flussi migratori, della cremazione dei cittadini stranieri, deceduti sul nostro territorio nazionale, si deve sempre ricordare come l’incinerazione delle spoglie umane, così come altri diritti attinenti alla materia della polizia mortuaria, sia riconducibile ai c.d. diritti della personalità, cioè quei diritti assoluti che spettano alla persona in quanto tale ed in questo novero sono compresi, senza dubbio, il diritto al nome, il diritto all’immagine, i diritti di disporre del proprio corpo nel solco delineato dall’Art.… ... Leggi il resto