Raddoppia l’impianto di cremazione al cimitero dell’Ulivo di Fano, che serve anche Pesaro e zone limitrofe. Un altro forno sarà installato di fianco a quello esistente, entro i prossimi tre mesi, per fare fronte alle richieste crescenti di cremazione.
«La crescita della domanda risulta esponenziale – spiega Luca Pieri, presidente dell’Aspes spa –, sfiorando il 35 per cento in più nel 2018, con circa mille cremazioni (tra salme, circa 350, e resti mortali da esumazione), dato riferito a Fano e Pesaro, a cui si devono aggiungere le molte richieste provenienti anche da altre città delle Marche e dalle regioni limitrofe.
Questi risultati, lusinghieri per il nostro sodalizio, avendo superato ogni più rosea previsione, ci hanno indotto a potenziare l’impianto, sfruttando una opzione del piano industriale, che già prevedeva una seconda linea di ampliamento, con una spesa agevolata, avendo rispettato i tempi previsti dal contratto».
La struttura, nata dalla collaborazione tra le società dei Comuni di Fano (Aset Holding) e Pesaro (Aspes spa), unite in un sodalizio costruito ad hoc (Adriacom), di cui è amministratore unico Antonio Muggittu, è entrata in funzione il 23 gennaio del 2017, grazie a un investimento di 2.380mila euro.
Il prezzo per la cremazione di una salma ammonta a 590 euro, iva compresa, scontato del 10 per cento per i residenti nei comuni serviti da Aset e Aspes.
Di norma la risposta al quesito è data entro 3 giorni lavorativi.
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