Mostra su tomba e terra e cappella di famiglia a Bologna

Nell’ambito della prossima edizione di TANEXPO www.tanexpo.com, la manifestazione fieristica internazionale biennale di arte funeraria e cimiteriale in programma a Bologna dal 26 al 28 marzo 2010, si terrà la mostra “La tomba a terra e la cappella di famiglia” organizzata da Conference Service srl, in collaborazione con BolognaFiere e sotto l’egida di CSO – Centro Studi Oltre.

Nella mostra verranno presentati prototipi e progetti innovativi di sepoltura elaborati da due fra le più importanti istituzioni italiane della ricerca artistica e del progetto architettonico: l’Accademia di Belle Arti di Brera e l’Università “La Sapienza” di Roma.

Da sempre frequentato da architetti ed artisti, la tomba torna ad essere oggi tema di riflessione: spazio pubblico e insieme luogo privato, la sua progettazione deve seguire e interpretare le mutazioni sociali e culturali coniugando istanze di rappresentazione, sentimento laico o religioso ed esigenze pratiche.

Le riflessioni e le proposte delle due scuole invitate alla mostra si focalizzeranno su aspetti differenti.

La Facoltà di Architettura “Valle Giulia” dell’Università La Sapienza di Roma, con un progetto coordinato dal prof. Arch. Vincenzo Turiaco, guarderà alla sepoltura sviluppando soprattutto gli aspetti architettonici.

Nelle tombe e nei progetti esposti sarà data grande importanza alla luce, intesa come elemento che definisce e caratterizza la forma architettonica, e all’utilizzo di geometrie pure ed essenziali concepite in stretto rapporto con gli spazi della sepoltura.

Le proposte de “La Sapienza” affiancheranno materiali tradizionali e tecnologie avanzate, connubio in grado di fornire risposte stimolanti alle esigenze della società attuale che sempre più tende al differenziamento, alla stratificazione culturale ed alla multietnicità.

Sarà la ricerca estetica il tratto caratterizzante delle tombe su cui hanno lavorato docenti e studenti del Dipartimento di Arte e Antropologia del Sacro dell’Accademia di Brera, coordinati dal prof. Andrea B. Del Guercio e dalla prof.ssa Ida Chicca Terracciano, con l’obiettivo di proporre un percorso iconografico che vada a caratterizzarsi come processo esperienziale, in relazione fisica e psichica con i materiali, e come confronto culturale ed esistenziale con l’azione estetica contemporanea.

Le proposte in mostra daranno spazio alla più ampia gamma dei linguaggi visivi, da quelli tradizionali del marmo e del bronzo a quelli innovativi delle più recenti tecnologie digitali.

INCONTRO DIBATTITO. Venerdì 26 marzo alle ore 15.00, presso l’area “Centro Studi Oltre”, attigua alla mostra, avrà luogo un incontro-dibattito sul tema della tomba a cui parteciperanno, oltre ad esponenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera e dell’Università “La Sapienza”, l’arch. Lea Di Muzio, coordinatrice di TANEXPO DESIGN 2010 e il dott. Carmelo Pezzino, direttore del periodico di settore OLTRE magazine.

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  1. La Legge Regionale Veneto n.18/2010 con l’Art. 37 rivia per le caratteristiche costruttive dei loculi al Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria del quale ogni municipalità deve dotarsi ai sensi dell’ Art. 3, comma 1, lettera c) Legge Regionale n.18/2010, senza poi considerare le Norme nazionali di cui agli Artt. 344 e 345 Regio DEcreto n.1265/1934, all’Regio DEcreto n.2322/1865 e soprattutto all’Art. 117 comma 6 III Periodo Cost, siccome il cimitero è bene demaniale ai termini dell’Art. 824 comma 2 Codice Civile.

    Nel silenzio del Regolamento Comunale di polizia mortuaria, o in mancanza di una sua modifica/adeguamento sempre sottoposta, per altro, ad omologazione Statale ex Art. 345 Testo Unico Leggi Sanitarie vale pur sempre la procedura di deroga di cui all’Art. 106 DPR 10 settembre 1990 n. 285 implementata dall’allegato tecnico di cui al paragrafo 16 Circ. Min. 24 giugno 1993 n. 24.

    Quindi…procediamo con ordine:

    1) Nel caso di modifica strutturale nell’architettura della tomba venendo a mutare il fine per cui il sepolcro è stato, a suo tempo, eretto, si dovrebbe determinare la decadenza. Il condizionale si giustifica con il fatto che ciò potrebbe non avvenire se la modifica strutturale sia apportata nel contesto dell’art. 106 DPR 285/1990 (anche senza grandi formalizzazioni sul provvedimento di autorizzazione (oggi e dal 1/1/2001, regionale per il DPCM 26/5/2000) trattandosi di un adeguamento a norme e prescrizioni tecniche estranee ai soggetti del rapporto (comune, quale concedente da un lato e concessionario dall’altro): in questo caso, l’esecuzione di opere che portino all’utilizzabilità del sepolcro, non produce decadenza.

    2) Dagli organi comunali competenti ex Art. 94 DPR 10 settembre 1990 n. 285 può essere autorizzata la realizzazione di sopraelevazione o di abbattimento della vecchia sepoltura con costruzione di una nuova tomba con l?unico vincolo di: – non eliminare tombe di pregio storico-artistico, protette dalla legge sulla conservazione di opere d’arte.

    3)Bisogna garantire che la nuova struttura sepolcrale abbia almeno il numero dei posti sufficiente a seppellire le salme contenute in quella vecchia. Può essere effettuata una sopraelevazione che non ecceda in misura quella consentita dal piano regolatore cimiteriale (Art. 91 DPR n.285/1990), o in assenza che non alteri significativamente la zona in cui si trova (ad es. se sono tutte tombe basse, questa non può essere ‘unica alta). Ovviamente deve essere dapprima effettuata voltura (generalmente onerosa) della intestazione dela vecchia concessione, immagino perpetua e si deve essere sicuri che il soggetto richiedente il solo titolare della concessione. Se ci sono più titolari, occorre acquisire nel progetto la firma di tutti (coloro che hanno un diritto di sepoltura nella vecchia tomba). Infine devono essere osservate le norme attualmente vigenti per le misure minime dei posti salma di cui alla Circ. Min. n.24/1993

  2. Scrivondalla Regione veneto,sto valutando i materiali da usare nel rifacimento di Una tomba che per legge non può piu accogliere bare se non vengono separate tra loro.cio’significa che dobbiamo ampliarla in altezza ,ma non vorremmo appesantire i’estetica e visto che la necessita e’per una sola bara vorrei trovare la possibilità di alzarmi senza seguire la larghezza di tutta tomba ma solo per la parte centrale .attualmente il materile che Sara da sostituire completamente sembra di graniglia o comunque non e’una pietra.la tomba risale agli anni 1920 /1930 vorrei trovare un materiale con lo stesso aspetto minimale.grazie regina bertipaglia piove di sacco padova

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