TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 7 maggio 2019, n. 5733

TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 7 maggio 2019, n. 5733

MASSIMA
TAR Lazio, Roma, Sez. II-ter, 7 maggio 2019, n. 5733

Non sussiste la giurisdizione amministrativa, bensì quella della A.G.O., sulla controversia avente il petitum sostanziale dell’accertmento della sussistenza del diritto ad essere accolto in un dato sepolcro, ossia la titolarità dello ius sepulchri.
L’eccezione circa la sussistenza o meno della giurisdizione amministrativa è suscettibile di positiva definizione in forza di un iter argomentativo che richiede una preliminare disamina della giurisprudenza elaborata dalla Suprema Corte (e radicatasi al punto di poter essere considerata, da tempo, diritto vivente) in ordine alla distinzione tra sepolcro ereditario e sepolcro familiare, ed, a tal riguardo, torna del tutto opportuno riportare testualmente Cass.civ.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali perpetue: non vi sono rimedi casalinghi.

E’ ben noto come fino all’entrata in vigore del dPR 21/10/1975, n. 803, le norme, variamente succedutesi, in materia ammettessero che le concessioni di aree cimiteriali, al fine di realizzarvi sepolcri privati nei cimiteri potessero essere fatte sia a tempo determinato (e senza che le norme stesse ne ponessero un limite temporale) oppure a tempo indeterminato (o, altrimenti, in perpetuo. Il mero fatto di aversi una concessione cimiteriale sorta nel tempo, magari oggi considerabile come lontano (anche se la percezione del tempo costituisce un elemento soggettivo), non consente di qualificarla, di per sé stesso, come perpetua: occorre sempre verificare quali siano in proposito le previsioni del regolare atto di concessione o, se questo sia silente, quali siano state le disposizioni del Regolamento comunale di Polizia Mortuaria vigente al momento del sorgere della singola concessione cimiteriale.… ... Leggi il resto

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 17 ottobre 2018, n. 6030

TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 17 ottobre 2018, n. 6030

MASSIMA
TAR Campania, Napoli, Sez. VII, 17 ottobre 2018, n. 6030

La sola attività di manutenzione di una tomba di famiglia, in esecuzione ad un vitalizio, non produce effetti sulla titolarità del sepolcro, mancando un formale atto di trasferimento (né inter vivosmortis causa, fino a ché ammissibile) di una concessione cimiteriale, non potendosi far discendere tale effetto dalla mera assunzione da parte del destinatario del vitalizio, dell’obbligazione di manutenere la “tomba di famiglia”, da ritenersi vigente fino alla decadenza della concessione cimiteriale per decorso del termine previsto per la comunicazione del decesso del concessionario.… ... Leggi il resto

L’evoluzione, nel tempo, delle questioni attorno alla durate delle concessioni cimiteriali.

La giurisprudenza del settore sembra privilegiare taluni aspetti, tra i quali, a mero titolo di esempio non certamente esaustivo, vi sono le tematiche pertinenti alle fasce di rispetto cimiteriale e quelle sulla durate delle concessioni cimiteriali, specie quando risalenti nel tempo, oppure quelle a quanto può rientrare nell’ampia categoria delle “liti in famiglia”, cioè attorno a di debba o possa disporre delle spoglie mortali delle persone defunte (ad esempio, in presenza di più sorelle/fratelli, di nozze plurime, magari con figli nati da queste ultime, ecc.).… ... Leggi il resto