La “stagnatura” nei cofani di zinco

Grande risonanza e rilievo a Tanexpo 2012, con diversi stand dedicati, hanno avuto nuovi sistemi e strumenti per il confezionamento dei cofani in metallo di cui è costituita la doppia cassa di cui all’Art. 30 DPR n.285/1990

Proprio dall’Art. 30 del vigente regolamento di polizia mortuaria si desumono tutte le caratteristiche tecniche che un feretro, idoneo per la tumulazione ex Art. 77 del suddetto DPR, debba necessariamente presentare.
Al secondo comma della suddetta disposizione, il legislatore prescrive in modo tassativo come la controcassa di metallo debba essere saldata.… ... Leggi il resto

Paragrafo 5.4 Circ. Min. 24 giugno 1993 n. 24 e trasporti funebri secondo il DPR 10 settembre 1990 n. 285

Cara Redazione,

la mia regione non ha ancora, per (S)-fortuna, legiferato in materia di polizia mortuaria, qual è, allora, laddove valga solo il DPR n.285/1990, l’assetto normativo per i trasporti funebri?

 

Lettera firmata

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Allo stato attuale, in regime esclusivo di DPR 10 settembre 1990 n. 285 altro riferimento normativo non v’è, se non l’ indicazione della circolare Ministero della sanità n. 24 del 24/6/1993, paragrafo 5.4, la quale, purtroppo, è elemento poco incisivo, essendo la circolare un semplice atto istruttivo, ma non una fonte del diritto.… ... Leggi il resto

Il Tanatogramma ex Art. 8 DPR 10 settembre 1990 n. 285

Vorrei proporVi un nuovo argomento.

In pratica, l’art. 8 e successivi DPR 285/90 per quanto riguarda la riduzione del periodo di osservazione.

Le ASL dovrebbero avere l’ ECG a disposizione per le famiglie che richiedano l’applicazione del suddettol’Art 8 come succede negli ospedali???????

Perchè le ASL locali (scivo dalla Regione Campania) non nè volgiono proprio sapere????

Continuano a sostenere che ciò deva avvenire solo negli ospedali mentre io penso che anche per i decessi, i quali avvengono nelle abitazioni private, le ASL debbano erogare questo servizio su richiesta degli interessati o nel caso di decomposizione “precoce”.… ... Leggi il resto

Trasporto di cadavere con feretro aperto???

Cara Redazione,

sono l’addetto al servizio di custodia in un cimitero della regione Campania.

Giorni addietro in occasione di un funerale l’impresa incaricata si presenta dinnanzi al cancello del cimitero per consegnarmi, con tutta la documentazione un feretro da tumulare in loculo dato all’uopo in concessione.

Sin qui tutto normale e secondo consolidata prassi, ma con grande sconcerto ho scoperto che la bara era aperta, mancavano i sigilli e siprattutto il cofano di zinco non era stato preventivamente saldato.… ... Leggi il resto

Paragrafo 9.6 Circ.Min. n. 24/1993: antologia di www. Funerali.org

In queste settimane estive è particolarmente sfiziosa l’idea di un mega ripasso generale sui servizi necroscopici.

 

Dato l’estremo interesse che l’articolo “Paragrafo 9.6 Circ.Min. n.24/1993”: quando chiudere la cassa? ( suscita nei lettori (veleggia sempre nei primi posti della classifica stilata tra i testi più “cliccati”) ed è qui reperibile (https://www.funerali.org/?p=743) si suggerisce di consultare anche questi links per maggiori approfondimenti:

1) La tempistica del funerale (https://www.funerali.org/?p=326).

2) Paragrafo 9.7 Circ.Min.… ... Leggi il resto

“Verifica Feretro”, ex paragrafo 9.7 Circ.Min. n.24/1993 ed Art. 88 DPR n.285/1990, anche sulle cassette ossario?

Cara Redazione,

presto servizio nel cimitero principale del Comune di XYZ quale responsabile del servizio di custodia.

Utimamente accogliamo molte cassette ossario provenienti da altri cimiteri o addirittura da fuori comune, forse per la buona disponibilità di cellette ossario (anche con concessioni piuttosto lunghe) o per la politica di riuso “a rotazione” del patrimonio cimiteriale che l’amministrazione sta attuando, permettendo, come suggerisce il paragrafo 13.2 della Circ. Min. 24 giugno 1993 n.24, l’avvicinamento nello stesso loculo di più urne cinerarie o cassette ossario sia o meno presente uno ed un solo feretro.... Leggi il resto

Siringazione cavitaria senza formalina?

Il DPR 10 settembre 1990 n. 285 tratta con due disposizioni, invero piuttosto lacunose i trattamenti conservativi, molto diversi dalla tanatoprassi usulamente conosciuta in Europa e negli USA: L’Art. 32 (puntura conservativa a base di aldeide formica) e L’Art. 46 (imbalsamazione).

L’imbalsamazione è finalizzata ad una conservazione permanente, quasi sine die, del cadavere, idealmente proiettata verso l’eternità; la siringazione cavitaria, invece, ha la funzione di una temporanea sospensione dei processi putrefattivi, così da permettere in tutta sicurezza l’esposizione della salma a cassa aperta ed il suo trasporto, verso la destinazione ultima prescelta, senza nessun pericolo di ordine igienico-sanitario, dovuto alla perfusione, all’esterno del feretro, di miasmi e percolazioni cadaveriche, anche quando la bara sia confezionata con duplice cassa di legno e lamiera (Art.… ... Leggi il resto

Autorizzazione alla sepoltura, scheda ISTAT e chiusura della cassa

Problema: Un cadavere sosta da giorni in obitorio.

Il medico curante ho errato la compilazione della scheda Istat, mentre la Procura della Repubblica ha già rilasciato il Nulla Osta ex Art. 116 Decreto Legislativo 28 luglio 1989 n. 271.

E’ possibile provvedere alla saldatura della cassa di zinco?

Procediamo con ordine:
1) Il medico che assiste al decesso e’ tenuto alla denuncia della causa di morte (art. 103 comma 1 lettera a) TULLSS ed art. 1 DPR 10/9/1990, n.… ... Leggi il resto

Come compilare un necrologio senza scadere nel ridicolo più patetico

notizia del decesso

Evento estremo ed ineluttabile dell’esistenza stessa, di cui rappresenta il lato oscuro, la morte, come nascita, matrimonio e tutte le date socialmente rilevanti, del resto, ha necessità di essere comunicata.
Il motivo è evidente a tutti coloro che, allo scuro di un lutto appena accaduto anche solo in un’occasione si siano trovati a chiedere ad un conoscente “e mamma come sta, sempre una roccia”, oppure ad inviare corrispondenza alla gentile attenzione di soggetti, nel frattempo passati, da questa valle di lacrime al mistero dell’oltremondo.… ... Leggi il resto

IL medico necroscopo in Lombardia (Parte II)

[…] Abbiamo sintetizzato le informazioni, in uno specchietto che comma per comma analizza i disposti normativi dell’Art. 40 reg. Reg. 9 novembre 2004 n.6. Le definizioni non sono nostri capricci lessicali, ma sono state fedelmente tratte dai sacri testi legislativi emanati dalla regione Lombardia, quindi hanno una validità ed una legittimità di molto superiore, possono esser imparati quasi a memoria poiché sono assolutamente esatte e rappresentano la volontà del legislatore.

 

Nota bene: come chiarito dal paragrafo 2 della stessa Circolare regionale n.… ... Leggi il resto

Necroscopia e trattamenti sulle salme

DOMANDA 1
L’uso della mentoniera mi riesce sempre problematico.
Anche quando la tolgo, perché la salma ha acquisito un assetto più stabile, il cadavere sembra sempre “impiccato” con il collo teso e la testa che si piega indietro.
Perché? Cosa potrei fare?

RISPOSTA:
Il problema, che si è evidenziato in questo caso, è dovuto alla non corretta posizione del corpo quando viene adagiato.
Se la salma è mantenuta fermamente in una posizione corretta, la rigidità cadaverica si svilupperà nei muscoli, ma senza modificarne l’aspetto e la posizione; infatti, la comparsa e la scomparsa del rigor mortis ha inizio proprio dai muscoli masseteri ( quelli della mascella ) e dai muscoli nucali per progredire poi in senso cranico-caudale (ossia lungo l’asse della spina dorsale) verso i lombi fino a raggiungere le estremità del corpo.… ... Leggi il resto

Il medico necroscopo in Lombardia (Parte I)

Oggetto di questo breve saggio (suddiviso per ragioni di spazio in due macroaree tematiche) sono l’ iterazione e possibili conflitti tra la normativa Body in Parlorlombarda (Legge Regionale 18 novembre 2003 n. 22; regolamento 9 novembre 2004 così come modificato dal Regolamento Regionale 6 febbraio 2007 n.1) ed il DPR 10 settembre 1990 n. 285.

Premessa: Il certificato necroscopico, così come previsto dall’art. 74, c. 2, del DPR 3/11/2000 N. 396 e dall’art. 4 del DPR 285/1990, non risulta ad oggi essere stato eliminato nemmeno dalle più recenti riforme regionali in tema di servizi necroscopici, funebri e cimiteriali.… ... Leggi il resto

Onerosità dei servizi necroscopici di custodia salme presso l’obitorio/deposito d’osservazione

Cara Redazione,

w11la circolare del Ministero della sanità n. 24 del 24 giugno 1993, al punto 5, 1, prevede che il comune debba essere dotato di un obitorio o comunque debba identificare un locale atto al deposito per osservazione. In questo caso il servizio è gratuito da parte del Comune nei confronti della famiglia, ma io intendo che è a titolo oneroso per l’agenzia che ha effettuato il recupero e quindi il comune deve pagare l’agenzia.... Leggi il resto

Sanzione ex Art. 358 Regio Decreto n. 1265/1934 e feretri non a norma

Secondo un’antica, tenace, concezione le norme giuridiche si caratterizzerebbero per il fatto di esser suscettibili di attuazione forzata o sarebbero, comunque, garantite dalla predisposizione per l’ipotesi di trasgressione di conseguenza in danno del trasgressore chiamata: “sanzione” Una norma non dotata di questo deterrente è definita “norma minus quam perfaecta“.

L’art.16 del D.Lgs. 22 maggio 1999, n.196, ha novellato il secondo comma dell’art. 358 del RD 27 luglio 1934, n.1265, elevando l’importo della P5280080sanzione amministrativa ivi contemplata per i contravventori alle disposizioni regolamentari.… ... Leggi il resto

Se il medico curante litiga con il necroscopo

Cara Redazione,


Sabato scorso ho chiamato il medico curante di una persona deceduta per farmi redigere il certificato di morte.

P5280081Lui si e’ opposto dicendomi che dalle ore 20 del venerdì alle ore 8 del lunedì non sarebbe stato reperibile, così di conseguenza mi sarei dovuto rivolgere alla guardia medica.
Ho controbattuto dicendogli che la guardia medica può solo constatare il decesso ma non può firmarmi la scheda ISTAT. Magari e’ il necroscopo che in assenza del medico di famiglia redige l’atto.
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Salme, cadaveri e resti mortali

In nuce, una distinzione operativa, se non ancora semantica tra salme e cadaveri è già contenuta nell’Art. 17 DPR 10 settembre 1990 n. 285, foto 11568010 40100quando si prescrice il trasporto “a cassa aperta” per i corpi esanimi durante il periodo d’osservazione, per converso il trasporto a cassa aperta dopo il periodo d’osservazione si configura come una violazione all’Art. 30 DPR 10 settembre 1990 n. 285 ed è passibile di sanzione amministrativa ex Art. 358 Regio Decreto 1265/1937 il cui importo è stato novellato dall’Art.… ... Leggi il resto