[Fun.News 3233] Livorno: Amministrazione 5 stelle vuole rivedere assegnazione gestione crematorio alla locale Socrem

E’ di una settimana fa, poco prima della Commemorazione dei Defunti, che scoppia il caso:
Il Comune di Livorno fa sapere che sta pensando di mandare in gara la gestione dello storico impianto di cremazione livornese, oggi fatta dalla Socrem di Livorno.
Pochi giorni fa i consiglieri comunali di maggioranza hanno infatti depositato una mozione per chiedere di revocare la concessione con Socrem e di mandare tutto a gara. Il sindaco Filippo Nogarin ha poi specificato:
«È mio dovere capire in che modo vengono spesi i soldi dei livornesi. In questo caso il servizio, oneroso per le tasche dei cittadini (servono 500 euro per cremare una salma) pur svolgendosi all’interno del cimitero comunale non ha ricadute positive sulle casse del Comune. Eppure il giro d’affari è tutt’altro che irrisorio».
Ed ha aggiunto, «c’è un ente morale che beneficia di una concessione senza scadenza e fa profitti con un servizio che dovrebbe esser pubblico e aperto al mercato».
Non si è fatta attendere la risposta del Presidente della Socrem di Livorno, Giampaolo Berti, che dice:
«L’operato di Socrem ha fino a oggi ricevuto dall’amministrazione comunale parole di soddisfazione per la massima trasparenza, per la serietà e per l’efficienza del servizio svolto verso la cittadinanza». «Socrem – precisa – offre il servizio di cremazione con forni di proprietà, acquistati negli ultimi dieci anni dopo che i due vecchi erano superati tecnologicamente».
E «il personale, undici unità, garantisce il servizio al top delle richieste con contratti e contributi sempre onorati alle scadenze».
E rincara la dose: «Mal si comprendono le perentorie e solenni affermazioni di quanti, nel tentativo di fornire plausibili motivazioni all’iniziativa, giudicano oggi “..la veste associativa dell’attuale soggetto convenzionato…inidonea allo svolgimento di un servizio di tal mole”.
L’idea mal si comprende, se non in una logica di profitto e di cassa.»
«Avremmo preferito, alla genericità di queste perentorie affermazioni, a proclami e ad accuse più o meno velate di business, un’amministrazione cittadina chiara e diretta nell’indicarci, eventualmente nelle sedi opportune, le questioni ritenute da approfondire nel comune interesse».

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