[Fun.News 3102] Nuovo Governo: che succede della riforma del settore funerario?

Diversi sono i fronti aperti dalla crisi del governo Renzi, che restano aperti in Parlamento e che ora non si sa se e come possano essere presi in carico dal nuovo esecutivo guidato dal nuovo premier Gentiloni. Tra le norme attualmente in stand by vi sono quelle sui diritti civili, la pubblica amministrazione, l’ambito economico, il terzo settore e anche il settore funerario.
In campo economico: E’ forse il settore più caldo, con una serie di provvedimenti che potrebbero fermarsi a metà. Tra i testi per ora ‘congelati’ c’è il Ddl povertà del ministro Giuliano Poletti, approvato dalla Camera il 14 luglio 2016 e in corso di esame in commissione Lavoro al Senato. Se il decreto legge sulle banche, infatti, è stato approvato a fine luglio scorso, è a rischio, dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 2 dicembre 2016, la riforma delle banche popolari sospesa in attesa di un pronunciamento della Consulta. Tra i provvedimenti economici in attesa di via libera in Parlamento c’è poi il ddl concorrenza. Il testo, che ha avuto l’ok della Camera il 7 ottobre scorso, è fermo in commissione in Senato. E sono solo una parte dei provvedimenti ora nel limbo …
Vi sono poi le sorti della Pubblica Amministrazione: una riforma partita coi fuochi d’artificio e che il tempo e i ricorsi hanno fortemente rallentato. Rischiano molto anche una parte dei decreti attuativi connessi con la riforma della PA voluta dalla Ministra Madia. In particolare vi sono problemi grossi per il TU dirigenti, per quello sui servizi pubblici locali, e in parte per quello sulle partecipate pubbliche. Sempre sul fronte della P.A. è un rebus l’attuazione del recente accordo per il rinnovo del contratto degli statali.
Sul fronte funerario: Il disegno di legge Vaccari (AS1611), congiunto con altri due disegni di legge ad opera della Sen.ce Maturani (relatrice) e ormai in dirittura d’arrivo in commissione referente al Senato (Sanità). Però ora è su un binario morto, in cui occorre decidere cosa fare degli oltre 350 emendamenti pervenuti. E su questo provvedimento si era speso non poco il Governo Renzi.
Per il terzo settore: La riforma del terzo settore (che comprende – tra l’altro – il servizio civile universale) è stata approvata Ma i testo prevede che entro un anno vengano emanati i decreti attuativi della legge quadro, vero cuore della riforma. Decreti che, però, a questo punto rischiano di restare al palo.
E siamo solo all’inizio del cahier des doleances: molti altri sono i provvedimenti che lamentano la sosta forzata. In poche parole si naviga a vista e, se il governo fosse veramente a tempo, molti di questi provvedimenti saranno lasciati nell’oblio.

 

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