Rinnovati i vertici dell'ICF, la federazione internazionale per la cremazione

Dal 12 al 14 novembre u.s. in Newcastle (Regno Unito) si è tenuta l’International Cremation & Burial Conference & Exibition, conferenza ed esposizione promossa in modo congiunto dall’ ICF (International Cremation Association), dalla Cremation Society of Great Britain, dalla Federation of Burial and Cremation Authorities e dall’Association of Private Crematoria.
In occasione di questo evento si è svolto anche il Consiglio Generale dell’ICF (International Cremation Association) che è un’ organizzazione internazionale no-profit, fondata a Londra nel 1937, che ha l’obiettivo di promuovere la pratica della cremazione ai più alti standard qualitativi. Nell’ICF sono rappresentati gestori di cimiteri e crematori pubblici e privati, imprese di costruzione dei crematori e associazioni cremazioniste, cimiteriali e funebri di diversi paesi in gran parte europei, ma sono presentati anche esponenti degli Stati Uniti, delll’Australia, del Guatemala, di Hong Kong, di Israele, del Giappone, di Taiwan e della Turchia.
Vi è stato un parziale rinnovo degli organi statutari e in particolare della vice-presidenza del Comitato Esecutivo. Sono risultati eletti: Rolf Lichtner (Bundensverband Deutsche Bestatter – Germania), Duncan MacCallun (The Federation of Burial and Cremation Authorities – Regno Unito), Gabriele Righi (SEFIT-Federutility – Italia).
Rimangono in carica il Presidente Gerald Sullivan (The cremation Association of North America – Stati Uniti d’America), il Segretario Generale Henry Kaiser (the Facultative Group – Olanda) e il vice presidente Peter MacLean (ACCA – Australia).
Il tema principale affrontato nell’ambito della conferenza è stato l’impatto ambientale dei crematori e dei cimiteri. Altri temi importanti affrontati sono stati l’abbattimento delle barriere architettoniche nel Regno Unito, le problematiche amministrative legate alla certificazione di morte nel Regno Unito, l’architettura dei crematori a partire dalla esperienza del Galles, la problematica dei piani di riuso dei cimiteri a partire da un esperienza australiana, infine – ma di grande importanza – la tematica della liturgia della cremazione. Per la prima volta un rappresentante italiano (Gabriele Righi, dirigente del Comune di Parma e membro dell’esecutivo SEFIT) fa parte del massimo organismo dell’ICF, con la carica di Vice presidente. Si tratta di un importante risultato che premia l’impegno italiano nel settore.

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