Polemiche a Verona per la realizzazione di un cimitero grattacielo, privato

In Consiglio comunale di Verona si discute se consentire la realizzazione del primo cimitero verticale in Italia, privato. Alto 100 metri, con 35 piani, 2.676 cappelle; all’interno, 21.412 loculi Previsto pure un capiente parcheggio privato sotterraneo.
E’ stata identificata l’area in cui realizzarlo nella periferia est di Verona, città dove in media muoiono circa 2700 persone l’anno, sull’area di Fondo Frugose, 72.523 metri quadrati.

La proposta è arrivata dopo l’annuncio del Comune di Verona sull’assegnazione del terreno alla società Cielo Infinito Srl, il 24 settembre scorso.
Se non adiamo errati vi è un altro cimitero verticale al mondo e si tratta del Memorial Nécropole Ecumenica a San Paolo del Brasile.
Tra le quattro destinazioni urbanistiche ammesse dal bando di gara, la società presenterà un progetto per la realizzazione di “Servizi ed attrezzature private”.
Già l’idea era stata presentata a Milano, tre anni fa, e aveva suscitato reazioni negative e prese di distanza.
Invece la maggioranza che sostiene il sindaco Tosi di Verona pare intenzionata adare il via libera all’opera progettata dalla Icon Consulting Srl.
E prima di Milano vi era stata analoga proposta per Genova. Anch’essa bocciata.
Già per Milano i progettisti avevano spiegato la necessità di “nuove soluzioni per affrontare un tema delicato come il culto dei defunti”, complice il progressivo invecchiamento della popolazione, gli spazi sempre più ridotti, le nuove abitudini e gli attuali stili di vita. Ecco allora l’idea di una struttura moderna, come una torre, la cui verticalizzazione incarna l’idea di ascesa verso il cielo.
Il progetto prevede ambienti luminosi, spazi per funzioni sia religiose che laiche e la presenza di tutti i servizi necessari, con la possibilità di destinare una parte della struttura a iniziative culturali, come l’esposizione di opere d’arte.
“L’offerente – ha detto il Sindaco Flavio Tosi – ha fatto un’offerta di circa 11 milioni di euro per l’acquisto del terreno comunale di Fondo Frugose, area che verrà valorizzata a favore della comunità. Nell’ultima gara espletata, infatti, per lo stesso terreno erano stati offerti 750mila euro, cifra quindici volte più bassa rispetto al valore al quale ora potrà essere venduta l’area e per questo non accettata dalla Giunta”.
Prima dell’aggiudicazione definitiva però la specifica variante urbanistica dovrà passare due volte in Consiglio comunale, per l’approvazione – se il Consiglio lo riterrà – della nuova destinazione urbanistica e, dopo 30 giorni di pubblicazione, della definitiva variante.
L’opposizione in Consiglio comunale ha però fatto quadrato e ha in ogni modo cercato di bloccare il blitz del sindaco Tosi, definendo il progetto di cimitero-grattacielo “uno scempio”.
Il Consiglio, tra urla, tensioni, minacce politiche e ostruzionismo, e perfino minacce di sospensione ha registrato un calore prossimo alla …. cremazione del progetto!
Il voto è stato rinviato di 15 giorni.
Diverse le voci che si sono levate contro:
da quelle che dicono ch eil cimitero non si ha da fere perché sono previsti solo 50 metri e non 200 metri dalle abitazioni, a quelle che non si capacitino circa la proprietà privata del cimitero. Secondo la maggioranza la legeg regionale non è chiara e non impedirebbe la realizzzione di un cimitero privato.
Ma vige in tutta Italia il codice civile che prevede che i cimiteri siano solo demanio comunale.
E infine come faccia una Amminiustrazione proprietaria della AGEC (società in house che gestisce tutti i cimiteri comunali) a consentire la realizzazione di un mega cimitero che poideterminerà effetti negativi sui bilanci della prorpri asocietà non è ancora chiaro.
Da un lato sembra che il sindaco Tosi pensi solo a far quadrare i bilanci dell’oggi incassando gli 11 milioni della vendita dei terreni (supervalutati). Dall’altra si creano le condizioni per scaricare sulel future generazioni oneri ingenti determinati dagli effetti che la realizzazione avrà nei conti della partecipata AGEC, la quale è anche in una situazione imbarazzante.
Difatti avrebbe tutto l’interesse a impugnare il provvedimento che sembrerebbe violare una norma di Codice civile ma al tempo stesso come fa ad andare contro la sua stessa proprietà?
E infine altre voci si levano contro l’operazione avventuristica, per le garanzieche dovrebbe dare la società privata realizztrice sulla effettiva sostenibilità finanziari adell’operazione e sull apermanenza per lunghissimi periodi di tempo di servizi a chi "compra" un loculo. In qualche altro Paese del mondo, dove esistono cimiteri privati, le regole sono ferree e sempre a vantaggio dell’utenza. E nei casi in cui è fallita a società privata di realizzazione e gestione del cimitero, alla fine, è dovuta intervenire l’amministrazione comunale. 

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