Genova, dimenticato un morto su 3


Genova, dimenticato un morto su 3
Erika Dellacasa
Corriere della Sera
09 Nov 2006

GENOVA Gli addetti ai lavori le chiamano «salme senza interesse», così le cataloga la legge.
Sono i defunti che nessuno vuole, quelli che rimangono senza sepoltura fino a quando non intervengono i servizi comunali per una rapida inumazione a carico della comunità. AGenova, nellobitorio dellospedale San Martino, che serve tutta la città, hanno raggiunto il 30 per cento.
«Un po meno di un terzo», conferma il dirigente dellazienda servizi funebri del Comune, Luciano Dolcetti.
Sono persone morte in casa, quasi sempre molto anziane, o vittime di incidenti e trasportate direttamente allobitorio, oanche chi ha finito i suoi giorni in ospedale e dopo le 36 ore di legge nelle camere mortuarie non è stato «reclamato», e diventa così una «salma senza interesse». Sottinteso, interesse da parte dei parenti.

Parenti che non ci sono o non si trovano, o se si trovano non hanno intenzione di accollarsi la spesa di un funerale: «Capita spiega Dolcetti che facciano una verifica in banca e se non è soddisfacente si tirino indietro». Tuttavia, cè anche chi èin condizioni di indigenza e non si può permettere la spesa delle esequie. Alla fine, interviene il Comune.leggi ancora…

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