Diritto di Sepolcro – 2/3

Questo articolo è parte 2 di 3 nella serie Diritto di sepolcro

Sepolcro – Le diverse fattispecie giuridiche

Con la novella n. 285 del 1990, il Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria, nell’art. 93 ha da ultimo, così, stabilito: «Il diritto di uso delle sepolture private concesse a persone fisiche è riservato alle persone dei concessionari e dei loro familiari; (…)
Può altresì essere consentita, su richiesta di concessionari, la tumulazione [1] di salme di persone che risultino essere state con loro conviventi, nonché di salme di persone che abbiano acquisito particolari benemerenze nei confronti dei concessionari, secondo i criteri stabiliti nei regolamenti comunali».… ... Leggi il resto

Diritto di Sepolcro – 1/3

Questo articolo è parte 1 di 3 nella serie Diritto di sepolcro

Sepolcro – Diritto Vigente

Gli Jura Sepulchri rivelano, come sempre, una forte sintesi (o … commistione?) tra diritto pubblico e diritto privato, quasi si trattasse di un “connubio funerario”, tra regole di diversa specie e funzione, ma essi si distinguono anche per questa ragione di fondo: il diritto di sepolcro (= nel senso di essere sepolti) è principalmente un diritto personale, collegato all’appartenenza della famiglia (discendenza), e i cui elementi di patrimonialità [1], pur innegabili, sono strumentali e dipendenti rispetto al diritto principale, ossia quello di essere sepolti, ed esso, non dimentichiamo, è pur sempre di ordine intimo, affettivo, morale [2] e, quindi, “personalissimo”.… ... Leggi il resto

Concessioni cimiteriali: applicazione dell’I.V.A. a due velocità? Profili di irragionevolezza manifesta

Cari Lettori,
sapendoVi attentissimi al dibattito giuridico (magari del tutto accademico) sul fenomeno funerario italiano, specie nei magazine on line di settore dedicati più genericamente alle PP.AA. locali, è utile conoscere un saggio, anche se datato, reperibile liberamente sul web (sul magazine on line: “enti-localionline.it”) dal titolo “Le concessioni cimiteriali fra gestione amministrativa e aspetti fiscali”, del 3/9/2019, a firma di Stefano Paoli, in cui si citano queste pronunce di giurisprudenza comunitaria: 

  • la Sentenza 16 settembre 2008, Causa C-288/07;
  • la Sentenza 4 giugno 2009, C-102/08;

per corroborare l’assunto secondo cui:

Alla luce di quanto sopra, i concetti espressi dall’art.

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Traslazione di SS. Reliquie o semplice… trasporto mortuario?

Ma le SS. reliquie, quando constino di ossa umane o resti mortali, per un mica tanto fantasioso trasporto, magari il giorno della processione in onore del Santo Patrono, come debbono esser movimentate? Occorre l’autorizzazione al trasporto? di chi sono, in ultima analisi? Chi ne dispone? A quale persona (più facilmente giuridica) appartengono? Alla Chiesa forse? Essendo comunque spoglie mortali sono soggette al controllo della polizia mortuaria?
Sorge il dubbio perchè ci è capitato di seguire, seppur di lontano una querelle volgarmente sulla “roba” (di verghiana memoria), tra opposte fazioni di una chiesa fortunatamente non cattolico-romana.… ... Leggi il resto

Verifica feretro: se però nessuno controlla davvero…sanzioni inefficaci?

La circolare del Ministero della Sanità numero 24 del 24 giugno 1993 asserisce che la rispondenza del feretro alle prescrizioni stabilite dall’art. 30 del D.P.R. 285/90, nonché, in caso di decesso dovuto a malattie infettive diffuse, a quanto posto dagli artt. 18 e 25, e infine l’avvenuto trattamento antiputrefattivo, è certificato dal personale a ciò delegato dall’unità sanitaria locale del luogo di partenza unitamente alla verifica dell’identità del cadavere.
Sull’onda del riformismo federale e caotico in capo funerario, necroscopico e cimiteriale, a causa della sciagurata competenza regionale in materia sanitaria, le Regioni revisionano pesantemente le procedure di polizia mortuaria, di fatto demedicalizzandole.… ... Leggi il resto

Succede in polizia mortuaria…come sopravvivere alle scartoffie!

Non abbiamo ancora abbandonato l’idea di approfondire alcuni aspetti di “cancelleria” nell’attività amministrativa di polizia mortuaria (marche da bollo, timbri, modulistica altre amenità cartacee…).
Ecco qui di seguito un prontuario di primo soccorso… funerario per chi, ancora novizio, dovesse vedersi applicato o destinato a svolgere le proprie mansioni lavorative nel famigerato – appunto – ufficio comunale della polizia mortuaria.
Abbiamo ragionato a lungo sulle possibili criticità meramente operative di questo mestiere con chi, da lungo corso, lavora nei plessi di una amministrazione della Regione Emilia-Romagna dedicati proprio ai servizi funerari.… ... Leggi il resto

Il D.P.R. n. 285/1990: prospettive ed evoluzioni in corso…

È ancora valido, su tutto il territorio nazionale, il corpus del D.P.R. 285/90, seppur con andamento “carsico” ed a scomparsa (nessuna Regione ha ancora osato “abolirlo” espressamente, non avendone, per altro, il diritto). Anzi, in molte Leggi Regionali esso è più volte richiamato, con uno strano giuoco di rimandi e simmetrie.
Semmai, si è privilegiato una tecnica legislativa volta alla sovrapposizione (o, rectius, giustapposizione?) dei diversi piani normativi, i quali a volte possono convergere, copiandosi a vicenda o, peggio ancora divaricarsi, ingenerando pericolose antonimie, per chi, almeno, creda ancora nella certezza del diritto.… ... Leggi il resto

Chi provvede alla vestizione mortuaria in struttura sanitaria della Emilia-Romagna o in Piemonte?

La conduzione del deposito d’osservazione oppure anche obitoriale, è costituita da diversi procedimenti, alcuni dei quali, di stretta prerogativa medico-legale (come l’accertamento necroscopico ex art. 4 D.P.R. 285/1990), vengono esplicati da personale dipendente dell’Autorità Sanitaria (medici incaricati) e altri dal Comune (infermieri) o in taluni casi da personale della Medicina Legale; altri momenti (meno nobili?) quali la movimentazione della salma e dei vari materiali (anche rifiuti a rischio infettivo) vengono completati dagli operatori obitoriali o da altri soggetti che a vario titolo possano operare nella struttura (quali ad es.… ... Leggi il resto

Vendita di tombe: per nomen juris o… vizio di forma?

Il culto dei defunti rientra nell’ambito dei limiti alla risarcibilità del danno non patrimoniale, vertendosi in tema di diritti inviolabili della persona, come tali oggetto di tutela costituzionale, ed in cui la posizione attorea, ai fini dell’assolvimento dell’onere probatorio, risulta agevolata, nei termini di cui all’art. 2050 c.c., rispetto alla regola generale del danno aquiliano, nonché dalla possibilità di dimostrare il danno anche solo tramite presunzioni semplici e dal risarcimento secondo equità: viene riconosciuto ai congiunti il risarcimento dei danni causati in conseguenza di comportamenti illegittimi che abbiano privato gli stessi della possibilità di onorare le spoglie mortali.… ... Leggi il resto

Vendita di tombe: “ribaltone” in… Consiglio di Stato???

Ho reperito sul web (guarda caso…Consiglio di Stato, Sez. V, 15 luglio 2021, n. 5333 su funerali.org) l’estratto di una sentenza shock emessa, appunto, dalla giurisdizione amministrativa in tema di negoziabilità degli aspetti patrimonialistici di cui lo jus sepulchri – comunque consta…
Si possono, insomma, “cedere” tra privati i sepolcri? Addirittura vendere le tombe?
La pronuncia è, tra l’altro, già stata ampiamente esaminata dal Dr. Sereno Scolaro nella sua storica rubrica, sempre su funerali.org, dedicata alla giurisprudenza di settore, e reperibile sempre su questa pubblicazione on line.… ... Leggi il resto

Servizi necroscopici: doveri, ruoli e responsabilità

Gli adempimenti meramente necroscopici (manuali, di concetto, o semplicemente funzionali) sono, quale numerus clausus “scolpito” nella legge, data la loro gratuità, e non altrimenti ampliabile, formati da:

  • Recupero/raccolta salme incidentate, per morte dovuta a sinistro, o comunque, in luogo, soprattutto se pubblico, inidoneo all’osservazione (paragrafo 5.2 Circ. Min. Sanità 24 giugno 1993, n. 24).
  • Custodia delle salme di cui ai casi enumerati dagli artt. 12 e 13 D.P.R. 285/1990.
  • Vigilanza su eventuali manifestazioni di vita durante il periodo d’osservazione (o anche per evitare manomissioni delittuose sul corpo del de cuius).
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Canone manutentivo extra per le concessioni perpetue?

È notorio come in alcune realtà locali (es.: provincia autonoma di Trento, Regione Emilia-Romagna, per citare solo quelli forse più noti) le amministrazioni stiano “ragionando” sulla controversa soluzione di individuare canoni manutentivi ex novo, in particolare per i sepolcri in concessione perpetua (o, meglio, a tempo indeterminato), ma anche per le costruzioni sepolcrali che presentino elementi di “condominialità” con la presenza di “parti comuni” nei singoli sepolcri.
Nel dettaglio: si pensi a tutte le componenti promiscue di un chiostro nelle cui campate siano stati ricavate molteplici celle sepolcrali (mono-, o pluri- posto), come il tetto, i piani di calpestio, i pilastri presenti nella parte “interna” (cioè, rivolti verso le aree cimiteriali a sistema d’inumazione), le pareti cieche sulla parte “esterna”, i sistemi di gronda delle acque piovane, intonaci, tinteggiature, ecc.:… ... Leggi il resto

Le norme in divenire sui prodotti del concepimento, feti abortivi, nati morti

Questo articolo è parte 4 di 4 nella serie Prodotti abortivi, feti, nati morti

Le cronache di questi giorni di campagna elettorale mostrano una certa ripresa di interesse tra le forze politiche del tema riguardante la destinazione dei prodotti del concepimento e/o dei feti. Sulla materia risultano presentati vari ddl:

  • l’AC 2761 recante “Disposizioni sulla sepoltura dei feti umani” il cui testo non risulta disponibile;
  • l’AC 3596 recante “Disposizioni sulla sepoltura dei feti umani” che verte sull’informazione obbligatoria da rendere ai “genitori o chi esercita la responsabilità genitoriale sulla possibilità di presentare domanda di seppellimento all’azienda sanitaria locale competente e sulle disposizioni applicate dalla stessa azienda in mancanza di tale domanda” nei casi di “espulsione od estrazione dell’embrione o del feto, la cui presunta età di gestazione sia inferiore a 20 settimane”, investendo il Governo ad apportare entro “trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, [..]
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La necessità di introdurre definizioni certe per prodotti del concepimento, abortivi e nati morti

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Per diversi fini le varie norme esistenti a livello internazionale, nazionale, regionale, usano terminologie differenti e soprattutto criteri diversi per stabilire quando si sia in presenza o meno di prodotti abortivi, di nati morti, nonché residualmente di prodotti del concepimento. Difatti:
1) il DPR 285/1990 usa il criterio delle settimane di gestazione, che però è metodo alquanto impreciso.
2) L’ISTAT, a fini statistici, usa il criterio di considerare nato morto qualunque prodotto del concepimento con età presunta superiore a 180 giorni.… ... Leggi il resto

Le norme statali sui prodotti del concepimento, abortivi e nati morti

Questo articolo è parte 2 di 4 nella serie Prodotti abortivi, feti, nati morti

Specifiche indicazioni sul destino dei prodotti del concepimento, dei prodotti abortivi e dei nati morti, sono contenute nel regolamento di polizia mortuaria, DPR n. 285 del 10/9/1990 ed in particolare all’art. 7 che ne individua il trattamento e le relative autorizzazioni in relazione alla presunta età di gestazione.

La casistica [1] individua le seguenti tipologie:
a) prodotto del concepimento [2] da 0 a 20 settimane compiute (Art.… ... Leggi il resto

L’evoluzione normativa su prodotti abortivi, feti e nati morti, ovvero il da farsi coi bimbi mai nati

Questo articolo è parte 4 di 4 nella serie Prodotti abortivi, feti, nati morti

Nei giorni scorsi, si è svolto, in piena campagna elettorale, l’ennesimo duello tra Parti contrapposte circa il destino da dare ai prodotti abortivi.
L’agenzia di stampa askanews, che si riporta integralmente in calce a queste brevi note, dà conto della differenza di idee, che spesso partono da posizioni ideologiche e ben poco si confrontano con la realtà.
Altro interessante articolo che tenta una panoramica delle posizioni espresse si può trovare al seguente link dell’Agenzia DIRE
Poco è emerso da chi dovrebbe conoscere meglio la realtà e cioé i Reparti di ostetricia e ginecologia.… ... Leggi il resto