La “farsa” delle riduzioni salma in cassetta ossario, ante D.P.R. n. 254/2003

Gli artt. da 82 a 89 del D.P.R. 10/9/1990, n. 285 “Regolamento Nazionale di polizia mortuaria” disciplinano le esumazioni ed estumulazioni, nonché le competenze dell’USL al riguardo.
In precedenza, i riferimenti normativi sarebbero stati i seguenti: artt. da 83 a 90 D.P.R. 21/10/1975, n. 803 “Regolamento di polizia mortuaria” (in S.O. n. 1 alla G.U. n. 22 del 26/1/1976); artt. da 61 a 67 del R.D. 21/12/1942, n. 1880 “Approvazione del regolamento di polizia mortuaria” (in G.U.… ... Leggi il resto

Sepolcri “gotici” e tumulazioni impossibili

Nel monumento funebre compiutamente (neo?)-gotico viene risolto, con una sintassi unitaria, il problema dell’integrazione – in unità – delle pareti e delle volte.
Il paradigma architettonico nel sacello sepolcrale ispirato a questa filosofia appunto, è individuabile abbastanza semplicemente e consiste nell’accentuazione espressiva degli ordini verticali e delle costolonature (distinte sempre più, con l’evoluzione del gusto goticheggiante, dalle semplici ed amorfe masse murarie ulteriormente alleggerite dal triforio), che diventano gli elementi energetici della composizione, e nel progressivo svuotamento delle pareti, esse così, sottoposte ad una continua rastremazione, perderanno la funzione squisitamente portante per divenire semplici e diafane chiusure verso l’esterno.… ... Leggi il resto

Polizia Mortuaria ed efficace governo del cimitero

Il Comune, quale titolare ultimo dell’impianto, vigila sul buon ed ordinato funzionamento del cimitero (reprimendo eventuali abusi attraverso il ricorso a strumenti sanzionatori di tipo amministrativo-pecuniario es. art. 7-bis D.Lgs n. 267/2000, o con i rimedi caducativi più incisivi previsti dal reg. comunale di polizia mortuaria, (tra cui annoveriamo, ad esempio, la decadenza, quale extrema ratio.).
Il Comune stesso, al medesimo modo, esercita sulle sepolture private nei cimiteri puntuali controlli (non ultimo: la preventiva verifica del titolo di accoglimento ex art.… ... Leggi il resto

Diritto sul sepolcro “in sé”: profili civilistici

Il diritto sul sepolcro “in sé” , o altrimenti detto diritto al sepolcro “in…senso stretto”, ha per oggetto un immobile e riguarda l’uso, il godimento della cosa-sepolcro.

Chi vanta un tale diritto ha normalmente la possibilità di valersene per avviare la salma a quel sepolcro, oggetto del suo diritto; ma come soggetto del diritto sul cadavere, può anche dare alla stessa salma una destinazione differente.

Sotto un profilo molto asettico e funzionale potremmo vedere la “res” sepolcro, attorno cui ruotano e gravitano i diritti di sepoltura appunto, come uno stabile adibito ad uso funerario, o ancor meglio un un sacello atto a contenere stabilmente, in ambiente stagno, feretri (a loro volta contenitori chiusi di cadaveri).… ... Leggi il resto

Cinerario comune: normative tecniche e diritto d’uso

L’obbligatorietà di realizzare il cinerario comune ancor prima che dalla legislazione regionale è prevista già nell’art. 80, comma 6 del D.P.R. 285/1990 il quale, indicativamente così recita:


“Ogni cimitero deve avere un cinerario comune per la raccolta e conservazione in perpetuo e collettiva delle ceneri provenienti dalla cremazione delle spoglie mortali (con ciò intendendosi ogni trasformazione post-mortale, anche intermedia di un corpo umano esanime), per le quali sia stata espressa volontà del defunto di scegliere tale forma di dispersione dopo la cremazione oppure per le quali i familiari del defunto non abbiano provveduto ad altra destinazione”.

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TAR Lombardia, Brescia, Sez, I, 13 marzo 2023, n. 221

TAR Lombardia, Brescia, Sez, I, 13 marzo 2023, n. 221

Pubblicato il 10/03/2023
N. 00221/2023 REG.PROV.COLL.
N. 00168/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia
sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm. nel giudizio, introdotto con il ricorso numero di registro generale 168 del 2023, proposto da Francesca Maria Elena R., rappresentata e difesa dagli avvocati Flavio Crea e Sara Scinaldi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Il Comune di Calvenzano, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato Andrea Roncelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento
– dell’Ordinanza n.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali. Conclusioni – 2/2

In conclusione, i principi che se ne ricavano sono:

a) ai fini della individuazione dell’oggetto sociale dell’ente, non si configura come attività di culto una celebrazione occasionale, mentre possono essere considerate tali le celebrazioni ricorrenti e sistematiche;

b) le attività di culto sono “altro” rispetto a quelle disciplinate dal d.lgs. n. 117/2017 (CTS) all’art. 5, e non sembrano sussumibili nella categoria delle attività diverse di cui all’articolo 6;

c) come stabilito dall’art. 4, co. 3 del CTS [1], agli enti religiosi civilmente riconosciuti, ossia quelli che devono svolgere in via esclusiva o principale un’attività di religione o culto[2], le norme codicistiche si applicano limitatamente allo svolgimento delle attività di cui all’articolo 5, e delle eventuali attività diverse di cui all’articolo 6 in presenza di determinate condizioni (un regolamento, in forma di atto pubblico o scrittura privata autenticata, che, ove non diversamente previsto ed in ogni caso nel rispetto della struttura e della finalità di tali enti, recepisca le norme del presente Codice e sia depositato nel Registro unico nazionale del Terzo settore) [3];

d) l’attività di culto non può di per sé essere intesa come attività di promozione sociale;

e) sull’art.… ... Leggi il resto

Attività di culto in locali con altra destinazione d’uso. Interventi giurisprudenziali e ministeriali – 1/2

L’idea di scrivere questo articolo viene da alcuni quesiti che in vario modo sono attinenti ai rapporti del Comune e degli operatori dei servizi funerari con le Comunità islamiche presenti sul territorio nazionale.
Si preferisce parlare di comunità al plurale perché al momento non è possibile individuare una sola rappresentanza della fede islamica con la quale intrattenere un dialogo istituzionale; tant’è che finora non si è realizzata una regolazione dei rapporti con lo Stato italiano mediante intesa, che è lo specifico strumento giuridico individuato dalla nostra Costituzione.… ... Leggi il resto

Succede in Cassazione: il diritto a disporre di sè, per il proprio post mortem

La vicenda giudiziaria di cui trattiamo (culminata nella pronuncia della Suprema Corte n.12143 del 23 maggio 2006) ha visto contrapporsi la richiesta dei fratelli viventi di tumulare il corpo della sorella presso la tomba della loro famiglia, versus la precisa istanza di mantenere la medesima nel sepolcro stabilito dal coniuge superstite.

I fratelli hanno giustificato il proprio petitum sostenendo l’esistenza di un preciso mandato loro conferito in vita dalla defunta per la sua sepoltura nella tomba che ospita le spoglie della famiglia di provenienza.… ... Leggi il resto

Usurpazione di sepolcro

Desidero sottoporre alla Vs. attenzione un caso davvero singolare che ho intitolato, appunto, “usurpazione di sepolcro”.

Alla morte di Tizio Tiziani, la famiglia si reca presso il locale cimitero e riesce in qualche modo può anche esser surrettizio – ma ancora da accertare – a convincere l’impiegato addetto che il defunto Tizio è titolare del diritto di sepoltura nel sepolcro della famiglia Tiziani.
Indotto probabilmente in errore, l’impiegato omette di chiedere l’autorizzazione al fondatore del sepolcro così come omette di accertare il contenuto dell’atto di fondazione del sepolcro (che stabilisce chi sono gli aventi diritto) nonché il grado di parentela del defunto con il fondatore.

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Cimitero. Diritto vigente: i servizi – 2/2

Nell’ambito del bene pubblico “cimitero” si sviluppa un complesso di prestazioni legate all’evento morte e, in particolare, al seppellimento dei corpi, o loro movimentazione le quali si configurano, anche se con diverse sfumature, come servizio pubblico indispensabile (D.M. 28 maggio 1993 ex plurimis), poichè i Comuni sono chiamati a svolgerle, al fine di salvaguardare la salute pubblica e la tutela dell’igiene, nonchè della salubrità.
Si tratta (estensivamente) di tutte le attività c.d. di „polizia mortuaria“, le quali possono essere distinte in:
necroscopico-funerarie, che si esplicano nella fase compresa tra la morte, il suo accertamento, il trasporto e il successivo seppellimento;
cimiteriali, ricomprendendo quest’ultimo aggettivo qualsiasi funzione successiva alla inumazione/tumulazione, (quindi anche di tipo manutentivo) e mantenimento delle tombe almeno sino a tutto il trascorrere del periodo legale, appunto di sepoltura…oltre il quale vi sarà – di default – il disseppellimento (modello del cimitero a rotazione).… ... Leggi il resto

Cimitero: Diritto Vigente – 1/2

Sotto il profilo giuridico, i cimiteri, dal greco antico “luoghi di riposo”, individuano il complesso dei beni e servizi necessari per la sepoltura dei defunti (così S. Pelillo, Cimiteri, 1989).
Ancora: il camposanto è luogo consacrato destinato alla sepoltura dei cadaveri sia per inumazione sia per tumulazione, e comprensivo delle dipendenze, ovvero degli edifici preposti allo svolgimento dei servizi accessori della continua azione cimiteriale.
La parola coemeterium (derivata – appunto – dal gr. κοιμάω, «mettere a giacere») appare in iscrizioni paleocristiane per indicare anche una sola tomba, ma presto trascorre al significato esclusivo di agglomerato sepolcrale, di necropoli.… ... Leggi il resto

Testamento valido o un semplice…pezzo di carta?

Regione Lombardia, -ad oggi – come dovrei agire se io ipoteticamente fossi un Ufficiale di Stato Civile e mi venisse esibito un cartiglio leggibile, datato e firmato – per altro – con manifestazione di dispersione in ordine alle proprie ceneri, del de cuius, Sig. XYZ, postuma, però, rispetto alla volontà di sola cremazione sempre dello stesso XYZ?
L’operazione di cremazione già per altro eseguita.
Quale, allora, la destinazione davvero ultima delle risultanti ceneri?.

Il legislatore regionale, naturalmente auspicherebbe una certa contestualità nel rilascio delle due distinte autorizzazioni, tuttavia non si può disconoscere come un successivo atto del de cuius di ulteriore disposizione sulle proprie ceneri possa esser rinvenuto anche in un secondo momento.… ... Leggi il resto

Attestato integrità feretro: i danni causati da un cattivo controllo

In questo inesorabile processo di ritiro delle locali AA.UU.SS.LL dall’azione di polizia mortuaria sul territorio, è pacifico osservare come nuove competenze, non solo burocratiche, siano già state affidate all’Ente Locale, per di più con Legge/Regolamento Regionale.
Il Comune potrà gestire questi nuovi incombenti di supervisione sul fenomeno funerario, a lui affidati dal Legislatore (quasi sempre Regionale) attraverso:
a) responsabile del cimitero identificato funzionalmente dall’art. 17 D.P.R. n. 254/2003, come vertice amministrativo nell’organigramma cimiteriale o, ancora, capo necroforo dipendente del medesimo ed inquadrato nel relativo livello contrattuale;
b) esternalizzazione del servizio attraverso apposita clausola nel disciplinare di gestione del cimitero, oppure a società o professionista riconosciuto competente in materia (soluzione assai poco praticabile, perché molto onerosa).… ... Leggi il resto

Duplice cassa: il passaggio dal DPR 803/75 a quello 285/90

Data la notevole compressione spazio temporale in cui stiamo vivendo noi contemporanei, sembrerebbe quasi un anacronistico esercizio di memoria ricordare quali fossero i problemi realmente percepiti tra gli operatori della polizia mortuaria all’entrata in vigore dell’attuale regolamento nazionale, più di 32 anni fa. Eppure non è così. Studiare la storia, in fondo, serve anche a  non commettere nuovamente gli stessi errori.
In effetti, con una notevole innovazione, rispetto a quanto precedentemente disposto dal D.P.R. 21.10.1975, n.… ... Leggi il resto

Tumulo pluriposto: è possibile lo spacchettamento dei singoli loculi?

Sul web si trova di tutto ed il suo contrario, ma constatiamo anche come spesso vi sia la ricerca non tanto di “una” soluzione ragionevole quando di quella, legittima o meno poco importa, che maggiormente aggrada.

Fervono, infatti, sulla rete prese di posizione in tema di gestioni cimiteriali più aggressive sul recupero del patrimonio cimiteriale edilizio, volte a permettere un maggior riciclo delle sepolture, con un ri-uso responsabile del bene cimitero.

La circolazione, seppur controllata, dei titoli di sepoltura, senza dubbio alcuno aumenterebbe la capacità ricettiva del cimitero, senza mai dimenticare tuttavia la sua natura prettamente vincolata, non ad esigenze di puro mercato, ma al soddisfacimento di interessi immateriali e spirituali, come il dare e ricever sepoltura, diritto/dovere insito nei precordi di ogni civiltà.… ... Leggi il resto