All’ interno del convegno della Caritas che si è chiuso a Falerna (Catanzaro) è stata avanzata la proposta di una revisione delle modalità di fare le esequie per i mafiosi e anche per coloro che appartengono alla massoneria deviata.
Il convegno, durato 3 giorni, ha innalzato una vera e propria diga alla cultura mafiosa ed il vescovo di Locri. mons. Giancarl Bregantini, ha proposto un decalogo, spingendo tutti ad essere più coraggiosi e meno don Abbondio nella lotta alla criminalità organizzata.
Sul terreno più specifico dell’ azione della Chiesa, Mons. Bregantini ha proposto l’ utilizzo in modo particolare della liturgia, del catechismo, della collegialità e dei consorzi.
“La mafia – ha detto Mons. Bregantini – è diventata ancora più insidiosa perché ora è meno evidente e stringe sempre più i rapporti con la massoneria”.
direi che la mafia stringe stretti rapporti anche con la chiesa…certo forse non con l’uso di pistole ma con mezzi molto più minacciosi….ancora con questa paranoia della massoneria..