Mafia e imprese funebri a Messina

Quattro ditte tra cui l’impresa di onoranze funebri Stracuzzi della zona Sud di Messina, un fabbricato e diversi rapporti finanziari per un valore complessivo di 5 milioni di euro.
E’ questo il bilancio del maxi sequestro del patrimonio di Giuseppe Pellegrino, noto pregiudicato messinese legato al clan Sparacio nonché a quello degli Spartà.
Il provvedimento di qualche giorno or sono scaturisce da una serie di indagini che gli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia hanno effettuato sui redditi di Pellegrino e della famiglia, nonché sulle ditte finite sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti.
“Quello di Pellegrino è curriculum penale che affonda le radici negli anni 90”, ha affermato il Sostituto Procuratore Maria Pellegrino, titolare dell’inchiesta, durante una conferenza stampa.

La famiglia Pellegrino ha iniziato la sua ascesa nella zona Sud, in particolare a Santa Margherita, tra gli anni ’80 e ’90, andando fin da subito a scontrarsi con la famiglia antagonista dei Vitale. Una guerra di mafia, la loro, contro cui la magistratura e le Forze dell’Ordine si imposero con l’operazione Faida, infliggendo allo stesso Giuseppe Pellegrino una condanna di 30 anni di carcere (che sta attualmente scontando).

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