Circonvenzione di capace

Gironzolando sul web se ne leggono tante, però non avremmo mai pensato di imbatterci in una denuncia pubblica su un blog del meccanismo di circonvenzione di incapace che spesso si trova nelle camere mortuarie ospedaliere.

Ecco l’estratto dal blog (e questa volta non sono riusciti a circuire l’interessata):

Due giorni fa è venuta a mancare la madre di mia zia. Originaria della calabria viveva a Roma da più di vent’anni. Lascia una borsa piena di ori accumulati in una vita e una famiglia che l’aveva sempre tenuta con sé e messa al centro di tutto il loro mondo, nonostante negli ultimi tempi fosse diventato davvero difficile accudirla.

Mia zia non si era separata mai da sua madre, aveva rinunciato alle vacanze all’estero, ai week-end fuori porta, alle gite qui da noi, tutto purchè la madre avesse le sue cure. Eppure mia zia ha una vita impegnatissima, con due figli, un lavoro da medico e la casa.

Il destino ha voluto che sua madre morisse mentre lei era lontana, un colpo basso davvero.

Il responsabile della camera mortuaria dell’ospedale romano nel quale la donna è morta, non solo ha dato alla nipote (la ragazza aveva chiamato il pronto soccorso ed aveva accompagnato la nonna in ospedale) un bigliettino di una ditta di onoranze funebri, ma una volta saputo che sarebbe stata un’altra ditta a fare il servizio, ha rifiutato a mia zia di vedere sua madre morta, fino al giorno seguente.

Ora, tutti dovrebbero sapere che E’ ILLEGALE da parte della struttura ospedaliera (e di quella della camera mortuaria) dare indicazioni su quale ditta debba occuparsi del defunto, non importa che lo facciano ovunque, vuol dire che ovunque si compiono illeciti. Ma figurarsi se è legale ricattare la gente e trattare bene chi ti asseconda e male chi no.

Mia cugina ha chiamato la polizia, nei prossimi giorni andrà a dare la sua testimonianza.

Anche se non sarà fatta giustizia, almeno ci avrà provato.

Fonte: brigidafraioli.wordpress.com

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