L’estumulazione vista dalla parte di un normale cittadino – 2/2

La vicenda, sul versante personale ed affettivo è ormai superata, ma l’insegnamento che può derivarne conserva una sua intatta attualità: i profili professionali in qualche modo estranei al circuito “cimitero” possono vedere la realtà con una prospettiva più ampia, notando problemi che gli addetti ai lavori, invece, non avvertono (più?).
La modernizzazione delle disposizioni in materia di polizia mortuaria registra contrasti di opinione su questioni rilevanti, ma comporta anche uniformità di vedute su numerosi aspetti.
Ad esempio, i consensi sembrano unanimi per quanto riguarda l’abrogazione implicita di una (non concettualmente) “vecchia” disposizione, perché troppo macchinosa: cioè l’obbligo, per il personale delle Unità Sanitarie Locali (A.USL),… ... Leggi il resto

L’estumulazione vista dalla parte di un normale cittadino – 1/2

“Uno sguardo dall’anima”

Gentilissimi,
anche se alle volte – maldestramente – mi propongo come risolutore dei guai altrui in polizia mortuaria, almeno in quest’occasione vorrei esser io a rendervi edotti sullo sviluppo di un frangente che mi coinvolge nel doppio ruolo di addetto ai lavori e dolente al tempo stesso.
Era, infatti, ormai in calendario l’estumulazione del feretro di mio papà per naturale scadenza di concessione.
Ora, con il Vostro placet, s’intende, mi piacerebbe coinvolgervi in questa faccenda almeno sul versante tecnico-amministrativo, così da lasciare un – si spera valido – esempio di un caso realmente accaduto e di come (soprattutto!)… ... Leggi il resto

“Tumulazione privilegiata” e devolution amministrativa: le ultime evoluzioni procedimentali

(18/05/2023) [Nota della Redazione: questo articolo è da ritenersi superato, in quanto esso è confluito in uno studio di più ampio espiro e trattazione sempre sull’istituto della Tumulazione Privilegiata].

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L’istituto della “tumulazione privilegiata” trova, attualmente, fonte normativa nell’art. 341 TULLSS – R.D. n.1265/1934 – ed ha mantenuto, per la sua rarissima applicazione, un’essenza misteriosa, di spiccata eccezionalità, in quanto il suo stesso nomen juris introduce ad un privilegio per il post mortem (ossia ad uno status di cui altri, al pari, non possano legittimamente godere, pure in un assetto sociale di carattere democratico) in senso tecnico-giuridico, che forse sarebbe anche ora di rinverdire o attualizzare, senza, però, trasformarlo in uno sguaiato fenomeno di massa, magari per eccentrici milionari in cerca di emozioni forti… anche da morti.… ... Leggi il resto

Perchè si forma l’adipocera anche nei resti mortali provenienti da estumulazione?

Un lettore ci ha formulato questa domanda:

“Un cadavere, deposto nella duplice cassa lignea e metallica, quando presentava già evidenti segni di putrefazione (uno dei motivi per cui si può abbreviare il periodo d’osservazione) all’atto dell’estumulazione straordinaria, per causa di giustizia ex art. 116 comma 2 D. Lgs n. 271/1989,  é stato rinvenuto in stato di completa saponificazione.
Come si può spiegare questo fenomeno cadaverico di tipo trasformativo-conservativo?
Di solito i corpi racchiusi entro cassa metallica, dopo il periodo legale di sepoltura, si presentano corificati.”... Leggi il resto

Come sanificare un loculo interessato dallo scoppio del feretro

La percolazione di liquami cadaverici, in un loculo posto sopra il piano di campagna, e, quindi, non ipogeo, è un evento molto doloroso per una famiglia.
Si tratta di un inconveniente che costringe, drammaticamente, a prender atto degli aspetti più sgradevoli intrinseci alla sepoltura in opera muraria.
Il DPR 285/90 stabilisce:

  • le caratteristiche dei loculi (art. 76 commi 6, 7, 8 e 9);
  • l’onere per la conservazione dei manufatti (art. 63/1);
  • le caratteristiche dei feretri all’atto della tumulazione (art.
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Ossa, ceneri e resti mortali: diversità nelle metodologie di tumulazione

La circolare n. 24 del 24/6/1993, emanata dall’allora Ministero della Sanità, al punto 2 del paragrafo 13, consente la collocazione di più cassette di resti e di urne cinerarie in un unico tumulo, sia o meno presente un feretro.
Poniamo, allora, questo caso di scuola: in un loculo, magari a concessione perpetua, sono raccolte unicamente diverse cassettine ossario.
È d’obbligo indicare sulla lapide tutti i nominativi ed estremi anagrafici dei defunti cui appartennero quei resti ossei?… ... Leggi il resto

Come potrebbe funzionare un loculo aerato

In questo breve saggio cercheremo di analizzare una soluzione recentemente messa a punto in Spagna (1).

Anni fa, infatti, frequentavo anche convegni “impegnati”, specie durante i seminari di Tanexpo dedicati alle esperienze estere.

Nella fattispecie, nel centralissimo cimitero madrileno Del Sol, nella c.d. tumulazione non stagna (2) si chiude il loculo non con mattoni e malta cementizia, o lastra di cemento vibrato, ma con una sottile lamina di materiale plastico, assicurato ai lati del suo imbocco, con uno strato di silicone rinforzato con l’applicazione di un nastro adesivo, così da unire saldamente tra loro i labbri estremi di lastra sepolcrale e tomba.… ... Leggi il resto

Ossario comune: come “calcolare” il momento opportuno per la dispersione delle ossa?

E’ bene riporre e custodire le ossa esumate o estumulate, raccolte entro separati contenitori (anche flessibili) in camera mortuaria cimiteriale per un “CONGRUO” e “RAGIONEVOLE” tempo, da stabilirsi nel regolamento municipale di polizia mortuaria, affinché gli aventi titolo a disporne possano esercitare i loro diritti di pietas, anche, magari, con un lieve ritardo rispetto al timing originariamente previsto.
Questo lasso temporale potrebbe anche esser delimitato e contenuto, nonchè statuito con uno specifico art. del regolamento comunale, oppure attraverso lo strumento più elastico dell’ordinanza sindacale, con cui si disciplinano, nel dettaglio, le operazioni cimiteriali.
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CoVid-19: esumazioni ed estumulazioni: quale procedura seguire?

Gli artt. 83 ed 88 del Regolamento Nazionale di Polizia Mortuaria – D.P.R. 10 settembre 1990 n. 285 – richiedono l’assistenza del coordinatore sanitario (profilo, quest’ultimo abrogato dal D.Lgs n. 502/1993) quando si debba procedere ad esumazioni e ad estumulazioni straordinarie.
Ammettiamo, nemmeno tanto per assurdo, il disseppellimento, dopo pochi mesi di sepoltura, di un feretro CoVid-19 positivo.

La presenza di tale figura non è invece richiesta per le estumulazioni e le esumazioni ordinarie. Tuttavia, l’art.83, nel dettare il protocollo per l’esumazione straordinaria si limita a richiedere la presenza di personale sanitario, in funzione di vigilanza e supervisione, mentre l’art.… ... Leggi il resto

“Scoppio” del feretro, responsabilità civile e probabili cause tecniche.

Premettiamo subito che l’edificazione delle sepolture a tumulazione è soggetta, una volta compiuta, alle operazioni di collaudo.

Questo passaggio ineludibile è certificazione della loro corretta esecuzione (salvo non sollevare, in sede giudiziale, querela di falso nei confronti del collaudatore, ma quest’opzione così remota appare, sinceramente, poco sostenibile).

Bisogna, poi, evidenziare quest’aspetto cruciale: pure nell’ipotesi, che si esclude per quanto qui appena osservato, che fosse dimostrata, con un’accurata ricognizione tecnica, una realizzazione dei manufatti sepolcrali in ritenuta difformità dalle disposizioni dell’art.… ... Leggi il resto

“Scoppio” della bara e sanificazione del loculo: chi paga?

Nell’esperienza di altri Paesi, dove è parimenti diffusa la tumulazione stagna (https://www.funerali.org/polizia-mortuaria/tumulazionequestioni-aperte-e-problemi-irrisolti-581.html), con tutte le sue questioni irrisolte (appunto: lo “scoppio” delle bare o l’inibizione dei processi di decomposizione per efetto dell’ambiente ermetico) ad essa ancora connesse, non mancano norme che individuano una responsabilità dell’Impresa di onoranze funebri che ha proceduto, a suo tempo, al confezionamento del feretro, almeno per un certo periodo, in analogia alla responsabilità del costruttore negli edifici (di cui, in Italia, art.… ... Leggi il resto

La tumulazione delle urne cinerarie nel copritomba dei campi ad inumazione?

Come “aggirare” il divieto di inumare le urne cinerarie?

In effetti la sepoltura, nella nuda terra, delle ceneri si configurerebbe come una velata dispersione delle stesse tra le zolle della fossa, una volta ricoperta (ecco perchè, ad esempio, la Regione Lombardia non abbia recepito questo innovativo istituto della Legge n.130/2001) e lo sversamento delle ceneri, in modo da renderne impossibile un’ulteriore raccolta, richiede una procedura particolarmente aggravata (autorizzazione da perte dell’Ufficiale di Stato Civile) con manifestazione di volontà rafforzata (è di rigore una disposizione testamentaria scritta) da parte del de cuius, proprio per i riflessi di natura penale (si rischia la reclusione) che ex Art.… ... Leggi il resto

Si può rinviare un’inumazione?

In questi giorni il maltempo, con i suoi improvvisi scrosci di pioggia “fantozziana”, imperversa in diverse regioni d’Italia, rendendo i campi d’inumazione pressoché simili a paludi, a causa del fango.

Ai sensi dell’Art. 49 del DPR 285/90 il comune è obbligato a disporre di almeno un cimitero a sistema di inumazione in cui accogliere i soggetti di cui al successivo Art. 50.

Se il de cuius ha titolo per esser inumato in un particolare cimitero (quello di decesso, di residenza o quello dove sussista una sepoltura privata su cui i de cuius vantasse lo jus sepulcrhi) si darò luogo all’inumazione non appena vi saranno le necessarie condizioni di sicurezza per il personale necroforo.… ... Leggi il resto

Inumazione senza cassa per tutti, ai sensi del paragrafo 8 Circ. Min. 31 luglio 1998 n. 10???

Chiacchierando al telefono con un collega necroforo piuttosto ferrato sulle problematiche medico-legali inerenti alla polizia mortuaria è emersa questa questione.

Secondo costui (chissà che un giorno non si laurei davvero) grazie ad un’interpretazione più “spinta” delle norme di polizia mortuaria per salme destinate all’inumazione potrebbe non esser più obbligatoria la cassa da interrare con il cadavere.

Si potrebbe procedere in questo modo: la salma, avvolta in un semplice sudario, durante la sosta nella camera ardente, in chiesa e nel trasporto è racchiusa in un comune cassone di acciaio per recupero salme, poi, una volta al cimitero, è estratta dal cofano e deposta nella fossa.… ... Leggi il resto

L’azione biodegradante nel ciclo cimiteriale attraverso l’apporto esterno di sostanze enzimatiche

Il fine ultimo della permanenza dei cadaveri nel sepolcro, almeno per il tempo minimo di sepoltura legale, è la loro auspicabile e completa mineralizzazione.

 

Si tratta di un principio fondamentale e per tale ragione implicito, dell’ordinamento italiano di polizia mortuaria, anche se alcune tecniche di destinazione per i cadaveri, come, ad esempio, la tumulazione sembrano contraddire questo fondamento della legislazione funeraria, siccome mirano piuttosto alla conservazione dei cadaveri e non alla loro naturale consunzione.

 

Versare sui resti mortali o, ancor peggio, sui cadaveri sostanze corrosive (calce[1], acidi) si configura come un atto illegale sempre perseguibile almeno in via amministrativa ai sensi dell’Art.… ... Leggi il resto

Tumulazione di ceneri e resti mortali ex Circolare n.24 del 26/06/1993

La circolare n. 24 del 24/6/1993, emanata dal Ministero della Sanità, al punto 2 del paragrafo 13, consente la collocazione di più cassette di resti e di urne cinerarie in un unico tumulo, sia o meno presente un feretro.

Poniamo, allora, questo caso di scuola: in un loculo, magari a concessione perpetua, sono raccolte unicamente diverse cassettine ossario.

E’d’obbligo indicare sulla lapide nominativi ed estremi anagrafici dei defunti cui appartennero quei resti mortali?

Di solito, questa materia, così specifica e di dettaglio, è disciplinata dal regolamento comunale di polizia mortuaria.… ... Leggi il resto